«Caro presidente della Regione siciliana Nello
Musumeci, scrivo queste righe pieno di paura per ciò che sta accadendo ai
diabetici siciliani, in special modo ai diabetici di tipo 1, come me, che hanno
in dotazione il microinfusore. La nostra unica speranza si
chiama insulina. La nostra vita è legata all’insulina. Ma per protesta smetterò di assumerla, mettendo a
rischio la mia salute, perchè nel meccanismo di distribuzione dei presidi
medici, a cominciare dal nuovo sensore collegato al microinfusore 670G, Il
Guardian 3, qualcosa si è inceppato». Lo scrive su Facebook il 53enne
giornalista palermitano Salvo Ricco, rilanciando una battaglia che riguarda non
solo lui, ma un segmento significativo di persone affette da questa patologia.
«A noi diabetici - aggiunge - non interessa chi
sta sbagliando in questa storia - perché qualcuno sta sbagliando - ma interessa
solo che questa vicenda si concluda la più presto e che le farmacie tornino ad avere i sensori adatti a questi
apparecchi moderni, paragonabili, pensi, a un quasi pancreas
artificiale. A molti diabetici sono stati distribuiti i nuovi microinfusori, e
i risultati positivi cominciano ad arrivare. I livelli di glucosio nel sangue
riescono ad essere accettabili. Senonchè, improvvisamente, dopo
che le cose sono migliorate, nelle farmacie mancano i sensori. Cioè, ci
vantiamo di avere uno tra i microinfusori più evoluti al mondo, ma poi mancano
i sensori, lasciando al buio i diabetici».
GdS, 18 Giugno 2019
FAVA: “Governo intervenga immediatamente su vicenda sensori per microinfusori insulinici."
"È inaccettabile - ha dichiarato il deputato regionale de
"I cento passi", Claudio Fava - essere costretti a mettere a
repentaglio la propria salute, e la propria vita, per avere chiarimenti sulla
distribuzione dei sensori necessari al funzionamento dei microinfusori
insulinici. Quanto denunciato oggi dal giornalista Salvo Ricco merita non solo
la massima attenzione ma interventi rapidi per garantire ai siciliani,
impegnati nella difficile convivenza con il diabete, il diritto alle cure. Ci
aspettiamo da parte del Hoverno regionale interventi immediati per risolvere
una situazione che, oltre ad essere paradossale, rischia di mettere in pericolo
la vita di centinaia di nostri corregionali”.
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