Un momento della cerimonia di premiazione |
I lavori con materiali di riciclo dei ragazzi |
Quest’anno è stata la terza annualità del progetto
“Differenziamoci”, che ha posto agli alunni dell’I.C. “G. Vasi” l’obiettivo di
“imparare a differenziare divertendosi”. “Vogliamo diffondere in maniera
capillare la cultura della prevenzione o del riuso dei rifiuti, partendo da una
comprensione chiara di come gettare correttamente i rifiuti sia a scuola che a
casa”, dicono le maestre Antonella Puccio, Rosalia Zabbia e Silvana Zabbia, del
team ambientale. Infatti, un’attenzione particolare in quest’anno scolastico è
stata dedicata al riciclo e al riuso dei materiali e degli oggetti, per farli
diventare delle risorse. Per questo è stato emanato un bando dedicato al riuso
dei materiali, con l’obiettivo di favorire negli alunni la conoscenza della
possibilità di riusare oggetti e materiali che diversamente diventerebbero
rifiuti. Al bando hanno partecipato alcune classi degli alunni della scuola dell’infanzia
e della scuola primaria. L’obiettivo era quello di riprodurre il bel stemma del
comune di Corleone con materiali riciclati. E tutti i partecipanti, guidati
abilmente dalle loro maestre, si sono sbizzarriti a realizzare delle piccole
opere d’arte, valutate molto positivamente dalla commissione presieduta dal
pittore e scultore corleonese Biagio Governali e composta da Maria Clara
Crapisi, vicesindaco di Corleone, Mario Midulla e Dino Paternostro. Tutte le
opere, infatti, sono state premiate con delle motivazioni particolari e speciali.
Il presidente del consiglio comunale, Pio Siragusa, nel
suo saluto, oltre a complimentarsi con i partecipanti, ha auspicato che questa
attività di educazione ambientale possa estendersi a tutte le classi e
continuare anche nei prossimi anni. Ha dato a tutti una bella notizia la vicesindaco
Maria Clara Crapisi: “Quando ci siamo insediati, nel dicembre scorso, la
raccolta differenziata era circa al 30%, adesso siamo già al 70%”. I buoni
frutti di un impegno della comunità corleonese che comincia a vedersi, grazie
al lavoro delle maestre, dei loro alunni e delle famiglie. (dp)
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