Il corso
sarà inaugurato il 6 giugno con la lectio magistralis dell’ex procuratore di
Palermo Gian Carlo Caselli.Due lectio magistralis, di Gian Carlo
Caselli e Federico Cafiero De Raho, per il nuovo modulo di Palermo
del Master Apc, il primo master inter universitario antimafia e anticorruzione, nato
da una convenzione fra quattro università (Pisa, Torino, Napoli e Palermo) e
Libera.
In ogni città, vengono affrontati
aspetti particolari, all’interno di un percorso che dura cinque settimane in
ciascun ateneo. «A Palermo, dove si conclude simbolicamente il percorso
formativo, si svolgeranno lezioni sulla legislazione penale, le tecniche e le
politiche per il contrasto alla criminalità organizzata – spiega la
professoressa Alessandra Dino, docente di Sociologia giuridica e della
devianza, coordinatrice del modulo siciliano del master – si
parlerà anche di mafia e informazione. Con l’aiuto di qualificati
professionisti, rifletteremo criticamente sui cambiamenti intervenuti nello
scenario del crimine, a partire dalle relazioni tra mafie e criminalità dei
potenti, inquadrando mafie e corruzione come problemi politici e della politica
poiché minano alla base i principi di uguaglianza e di giustizia sociale».
Alla cattedra si avvicenderanno
docenti universitari, magistrati, investigatori, giornalisti. Fra i relatori
del modulo di Palermo, Giuseppe Di Chiara, Vincenzo
Militello, Michele Prestipino, Roberto Scarpinato, Antonio
Balsamo, Alessandro Giuliano, Nando Dalla Chiesa, Umberto
Santino, Enrico Bellavia, Salvatore Cusimano. Il giornalista di
Repubblica Salvo Palazzolo terrà anche un laboratorio-inchiesta
sulle “menti raffinatissime”: con gli studenti del master
ripercorrerà gli atti dell’inchiesta sul fallito attentato all’Addaura, per
provare a tracciare un identikit degli insospettabili protagonisti di una lunga
stagione di misteri a Palermo.
Nel corso del modulo, anche due
dibattiti, il 13 giugno, allo Steri, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate: alle
9, con l’ex presidente della commissione antimafia Rosy Bindi; alle 11,
con l’attuale presidente dell’Antimafia regionale, Claudio
Fava e Fiammetta Borsellino.
La lectio magistralis che inaugurerà
il corso, quella dell’ex procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli, si
terrà il 6 giugno, alle 9, allo Steri. Tema: “Mafia e potere, una
lettura attraverso i processi”. Il 14 giugno, ore 15, alla facoltà di
Giurisprudenza (Aula Lauro Chiazzese), la lectio del procuratore nazionale
antimafia Federico Cafiero De Raho. Tema: “La procura nazionale
antimafia: competenze e coordinamento in materia di criminalità organizzata e
di terrorismo”.
«Il master è al suo nono anno di
vita, –
commenta Alberto Vannucci, professore di Scienza Politica dell’università
di Pisa e membro dell’ufficio di presidenza di Libera – si
tratta del primo corso di formazione universitaria avanzata mai avviato in
Italia sui temi del contrasto a mafie e corruzione, un corso che si estende a
tutto il territorio nazionale e diventa migrante. Con moduli di lezioni e
studenti che viaggiano da Nord a Sud, i quattro Atenei di Torino, Pisa, Napoli
e Palermo, insieme con l’associazione Libera, hanno sviluppato da febbraio a
giugno un percorso comune che è anche un segnale forte: l’arma più potente
contro mafie e corruzione è la trasmissione e la condivisione di conoscenza
scientifica e consapevolezza civile, così da formare ai temi dell’etica
pubblica la futura classe dirigente del nostro paese».
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