Solidarietà alla docente sospesa. Alle
17 il presidio dei sindacati davanti l’Iti Vittorio Emanuele III. La Cgil:
“Pronti alla mobilitazione generale”. L’Usb scuola si riunisce in Prefettura:
la petizione ha già raccolto oltre 30mila firme
di MARTA OCCHIPINTISindacati e movimenti studenteschi alzano la voce sul caso della docente sospesa all’Iti Vittorio Emanuele III: due i sit-in in città, davanti la scuola e in Prefettura. “Questa vicenda è indice di un clima inasprito in cui il diritto di critica viene sistematicamente violato”. La Flc Cgil nazionale, commenta così la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, colpevole secondo l'Ufficio scolastico provinciale di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni che in una videoproiezione hanno accostato le leggi razziali al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
di MARTA OCCHIPINTISindacati e movimenti studenteschi alzano la voce sul caso della docente sospesa all’Iti Vittorio Emanuele III: due i sit-in in città, davanti la scuola e in Prefettura. “Questa vicenda è indice di un clima inasprito in cui il diritto di critica viene sistematicamente violato”. La Flc Cgil nazionale, commenta così la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, colpevole secondo l'Ufficio scolastico provinciale di non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni che in una videoproiezione hanno accostato le leggi razziali al decreto sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
A sostegno della docente, oggi, alle 17, davanti l’istituto di via Duca della Verdura, un presidio di solidarietà indetto dai sindacati della scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal della Sicilia.
Flc Cgil nazionale
chiede l’intervento del ministro dell'Istruzione Bussetti "per l’immediato
ritiro della sanzione", impegnandosi a mettere in atto da subito "la
mobilitazione di tutta la categoria per sollecitare una forte reazione sociale,
culturale e politica, ai fini di tutelare la libertà di insegnamento e
ripristinare gli spazi di democrazia in tutto il Paese, a partire dai luoghi
della conoscenza". E per il ritiro della sanzione, è intervenuta anche
l’Usb scuola, che oggi si riunisce assieme agli studenti alle 16 in Prefettura,
in via Cavour, come segno di protesta. Sempre dall’Usb scuola è partita anche
una petizione in favore della docente su change.org, che in ventiquattro ore ha raggiunto
oltre 34mila firme, che verranno consegnate al provveditore di Palermo per
ottenere la revoca della sanzione.
Il presidio degli studenti è stato definito "un atto encomiabile, perché i sostegno degli alunni è la consolazione più grande: significa autonomia di pensiero e coraggio di agire com cittadini liberi in difesa di idee e valori", commentano i senatori e le senatrici del M5S in commissione Cultura.
“È ormai evidente e palese - afferma Luigi Del Prete dell’esecutivo nazionale USB Scuola - che la decisione degli ispettori del provveditorato di Palermo è esclusivamente di natura politica: dare un segnale di compiacenza al governo e al ministro di turno, a pochi giorni dalle elezioni europee, in un momento di vacanza del posto di direttore generale dell’USR Sicilia, fino a giungere al mancato rispetto degli obblighi di imparzialità dell’azione ispettiva”.
Sulla sospensione della Dell’Aria si esprime anche il capolista di +Europa, Fabrizio Ferrandelli: “No a censure e bavagli – dice – la scuola è il luogo della formazione e ha il dovere, oltre che il diritto, di potere fare anche delle comparazioni azzardate verso quelle storture che la storia ci ha insegnato”.
Parlano anche i sindacati locali, che si impegnano a ulteriori forme di mobilitazione e dei lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori. "Troppo spesso il personale della scuola viene insultato, deriso, denigrato, da personaggi più o meno noti, che dimenticano che un docente, nell'esercizio delle sue funzioni, rappresenta un pubblico ufficiale, quindi le istituzioni", dicono il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Flc Cgil Palermo Franca Giannola. "Questi comportamenti – aggiungono - non fanno che diminuire e depotenziare l'autorevole funzione sociale e il ruolo degli educatori e dell'istituzione scuola, più in generale. In entrambi i casi nel mondo della rete si sono scatenate le esternazioni, in una gara in cui ciascuno si sente autorizzato a chiedere provvedimenti disciplinari nei confronti dei docenti, fino al licenziamento".
Solidarietà alla docente, anche dalla Fiom provinciale di Palermo e dai rappresentanti delle principali aziende metalmeccaniche del territorio.
Il presidio degli studenti è stato definito "un atto encomiabile, perché i sostegno degli alunni è la consolazione più grande: significa autonomia di pensiero e coraggio di agire com cittadini liberi in difesa di idee e valori", commentano i senatori e le senatrici del M5S in commissione Cultura.
“È ormai evidente e palese - afferma Luigi Del Prete dell’esecutivo nazionale USB Scuola - che la decisione degli ispettori del provveditorato di Palermo è esclusivamente di natura politica: dare un segnale di compiacenza al governo e al ministro di turno, a pochi giorni dalle elezioni europee, in un momento di vacanza del posto di direttore generale dell’USR Sicilia, fino a giungere al mancato rispetto degli obblighi di imparzialità dell’azione ispettiva”.
Sulla sospensione della Dell’Aria si esprime anche il capolista di +Europa, Fabrizio Ferrandelli: “No a censure e bavagli – dice – la scuola è il luogo della formazione e ha il dovere, oltre che il diritto, di potere fare anche delle comparazioni azzardate verso quelle storture che la storia ci ha insegnato”.
Parlano anche i sindacati locali, che si impegnano a ulteriori forme di mobilitazione e dei lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori. "Troppo spesso il personale della scuola viene insultato, deriso, denigrato, da personaggi più o meno noti, che dimenticano che un docente, nell'esercizio delle sue funzioni, rappresenta un pubblico ufficiale, quindi le istituzioni", dicono il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e il segretario generale Flc Cgil Palermo Franca Giannola. "Questi comportamenti – aggiungono - non fanno che diminuire e depotenziare l'autorevole funzione sociale e il ruolo degli educatori e dell'istituzione scuola, più in generale. In entrambi i casi nel mondo della rete si sono scatenate le esternazioni, in una gara in cui ciascuno si sente autorizzato a chiedere provvedimenti disciplinari nei confronti dei docenti, fino al licenziamento".
Solidarietà alla docente, anche dalla Fiom provinciale di Palermo e dai rappresentanti delle principali aziende metalmeccaniche del territorio.
La Repubblica Palermo,
17 maggio 2019
Nessun commento:
Posta un commento