L'intervento di Emanuele Macaluso a Portella della Ginestra |
ROMINA MARCECA
Commozione nel luogo simbolo della lotta dei lavoratori. Lo storico deputato comunista ha ricordato i caduti: "Compagni non vi dimenticheremo"
Folla e commozione a Portella della Ginestra per ascoltare lo storico deputato comunista Emanuele Macaluso. Quasi cinquemila persone hanno ascoltato e applaudito l'esponente del Pci che, a 95 anni da poco compiuti, intervenuto alla manifestazione organizzata dai sindacati a Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta dei lavoratori dove il primo maggio del 1947 la banda di Salvatore Giuliano sparò contro la folla radunata per la festa uccidendo 11 persone. Fiori e cortei hanno accompagnato la giornata di commemorazione. Presente anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
IL SERVIZIO DEL TGR SICILIA
Commozione nel luogo simbolo della lotta dei lavoratori. Lo storico deputato comunista ha ricordato i caduti: "Compagni non vi dimenticheremo"
Folla e commozione a Portella della Ginestra per ascoltare lo storico deputato comunista Emanuele Macaluso. Quasi cinquemila persone hanno ascoltato e applaudito l'esponente del Pci che, a 95 anni da poco compiuti, intervenuto alla manifestazione organizzata dai sindacati a Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta dei lavoratori dove il primo maggio del 1947 la banda di Salvatore Giuliano sparò contro la folla radunata per la festa uccidendo 11 persone. Fiori e cortei hanno accompagnato la giornata di commemorazione. Presente anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
IL SERVIZIO DEL TGR SICILIA
"La sinistra rischia di non capire più il
senso delle lotte. Lotte per i diritti che significano lotte per il lavoro,
contro la mafia e per la libertà. Mi sono formato politicamente e come uomo
durante le lotte dei braccianti, degli zolfatari, degli operai. E sentivo la
responsabilità enorme che ne derivava", ha detto Macaluso più volte
interrotto dagli applausi. "Questa sarà forse la mia ultima presenza qui a
Portella. Volevo tornare qui oggi dove sono cresciuto politicamente", ha
aggiunto poi richiamando "i valori della lotta alla mafia e dell'antifascismo
che uccide la libertà". Decine i ragazzi che hanno chiesto allo storico
esponente del Pci un selfie.
Alla manifestazione sono intervenuti tra gli altri
Serafino Petta, tra i superstiti della strage di Portella, e il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo. “Non potevo mancare a questo appuntamento,
volevo tornare qui, questi sono stati i momenti della mia formazione. Per me,
che poi ho avuto tanti incarichi, la mia formazione politica, sociale e umana è
legata agli anni in cui sono stato nel sindacato in cui ho potuto coltivare un
rapporto umano con migliaia di lavoratori, contadini, metallurgici,
operai, braccianti e zolfatari. Quando gli operai del Cantiere scioperavano per
40 giorni e gli zolfatari per 60 giorni, pensate che io di notte potessi
dormire?", ha ricordato Macaluso. "No, pensavo a quelle donne, a
quegli uomini a quei bambini. Uno sciopero in quegli anni per me diventava un
modo diverso di concepire il lavoro e la battaglia sindacale. E questo è stato.
Ho diretto l'organizzazione PCI, sono stato senatore, direttore dell’Unitá, ma la
mia nascita come persona è qui. Per questo io a 95 voglio tornare a dirlo ai
giovani. Badate che se non unite l’Europa, e se non si capisce che esiste una
questione sociale, cosa che una forza di sinistra dovrebbe capire, la questione
sociale dovrebbe essere ragione della sua esistenza, non si va avanti". Ha
aggiunto: "La questione sociale a volte è stata cancellata anche da
governi di centrosinistra che non hanno riconosciuto nemmeno il sindacato come
interlocutore, come colui con cui fare i conti. Che significa che bisogna fare
i conti col mondo del lavoro. Nel 1947 c’era ancora l’unità sindacale, che poi
si è rotta dopo il 1948. Bisogna lavorare all’unita del sindacato. Mi fa
piacere che Landini abbia posto con forza questo problema. Bisogna dire ai
lavoratori che per incidere su una situazione politica grave, gravissima, in
cui la destra ha ripreso il manico del potere e lo esercita come lo esercita,
oggi la forza organizzata del mondo del lavoro ha un ruolo fondamentale. il sindacato,
purtroppo rimasto solo in questo, ha una responsabilità politica e di
formazione delle coscienze e oggi il sindacato può incidere per contrastare
processi politici pericolosi”. Poi ha detto al termine del suo intervento,
ricolgendosi ai compagni caduti a Portella: "Noi non vi
dimenticheremo".
La Repubblica, 1 maggio 2019
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