Rilancio del
Cantiere navale di Palermo e finanziamento del bacino da 150 mila tonnellate.
La Fiom sull'annuncio di Di Maio: “L'impegno del governo è una notizia
positiva, siamo soddisfatti. Pesa invece l'assenza della Regione”.
Palermo 10 maggio 2019 - “Apprendiamo positivamente le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio sul finanziamento da 75,5 milioni di euro per il bacino in muratura da 150 mila tonnellate del Cantiere Navale di Palermo, opera ferma dal 1982, e sulla volontà di rilanciare il Cantiere dal punto di vista produttivo e occupazionale – dichiara il segretario Fiom Cgil Francesco Foti – C'è la volontà politica, il progetto si può finalmente concretizzare. Rimaniamo adesso in attesa di una convocazione da parte del ministro per sottoscrivere l'accordo di programma tra Fincantieri, Autorità Portuale, Regione, Comune, ministero e sindacato, di cui siamo da tempo in attesa”.
La Fiom, con l'iniziativa “Parla il Cantiere”, tenuta a luglio scorso, aveva incalzato il governo sul progetto per il finanziamento del bacino, raccogliendo l'impegno del sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi. Poi, Luigi Di Maio a novembre 2018, a Palermo, durante un incontro al Cantiere, aveva preso l'impegno a procedere in tempi rapidi e a convocare un tavolo con il sindacato. Come stabilito, Autorità portuale e Fincantieri avevano presentato il testo dell'accordo al consiglio di ministri, con investimenti previsti per 20 milioni di euro e carichi di lavoro fino al 2021. Palermo 10 maggio 2019 - “Apprendiamo positivamente le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio sul finanziamento da 75,5 milioni di euro per il bacino in muratura da 150 mila tonnellate del Cantiere Navale di Palermo, opera ferma dal 1982, e sulla volontà di rilanciare il Cantiere dal punto di vista produttivo e occupazionale – dichiara il segretario Fiom Cgil Francesco Foti – C'è la volontà politica, il progetto si può finalmente concretizzare. Rimaniamo adesso in attesa di una convocazione da parte del ministro per sottoscrivere l'accordo di programma tra Fincantieri, Autorità Portuale, Regione, Comune, ministero e sindacato, di cui siamo da tempo in attesa”.
“Già a febbraio sembrava tutto pronto per la firma dell'accordo. Ci aspettavamo che Di Maio e il consiglio dei ministri avallassero già allora il progetto. Ci aspettiamo adesso che il percorso riparta e vada presto a buon fine – aggiunge Foti - Rimane ancora oggi un mistero il ruolo della Regione siciliana: l'assessore Turano alla nostra iniziativa di luglio aveva dichiarato che ci avrebbe convocati. Ci siamo poi rivisti a settembre e da allora non abbiamo più notizie dei 40 milioni di euro che la Regione ha impegnato per completare i bacini di galleggiamento”.
Le organizzazioni sindacali di categoria sono state convocate dal presidente dell'Autorità portuale Pasqualino Monti per un incontro che si terrà il 17 maggio, alla presenza del componente della commissione Ambiente Adriano Varrica sul rilancio del cantiere, argomento discusso in varie riunioni in questi mesi con il deputato Giancarlo Trizzino. “Fincantieri inoltre, nell'ultimo incontro, ci ha assicurato – prosegue Foti - che per i prossimi tre anni il cantiere sarà saturo e che ogni anno avremo un milione di ore lavorative distribuite tra tronconi di navi, riparazioni e trasformazioni, come gli allungamenti di navi che stiamo facendo. Ci aspettiamo per il futuro che ritorni la possibilità a Palermo di costruire intere navi. Darebbe un impatto occupazionale enorme anche a falegnami, elettricisti, condizionatoristi, arredatori, motoristi, saldatori, carpentieri e a tante altre figure professionali”.
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