Un momento della visita dell'arcivescovo di Palermo |
Lorefice:
“ho visitato un luogo straordinario dove le vittime della mafia sono degnamente
celebrate”. Accolto l’invito del vice-presidente nazionale dell’Unione cronisti, Leone
Zingales
L’arcivescovo
di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, ha visitato sabato scorso il Giardino
della Memoria di Ciaculli e ha reso omaggio a tutte le vittime della mafia. Lorefice
è stato accolto dal vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, che lo
ha invitato lo scorso marzo nel corso di un incontro in Curia, e dal giudice
Giovanna Nozzetti, presidente dell’Anm del distretto di Palermo. “Ho
accolto volentieri l’invito dei cronisti. Qui a Ciaculli – ha sottolineato
l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice – magistrati e giornalisti stanno
svolgendo un’attività straordinaria dove le vittime sono degnamente celebrate.
Come ho detto in più di una occasione, la mafia è un male che si sconfigge
operando nel bene, proprio come faceva il Beato Pino Puglisi. Non bisogna avere
paura di combattere le forze del male”.
“Ringraziamo
l’arcivescovo di Palermo per avere accettato il nostro invito – ha osservato il
vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales –. E’ stata la prima volta
di un arcivescovo del capoluogo siciliano in visita a Ciaculli. Magistrati e
cronisti siamo impegnati da quasi 15 anni in un percorso di legalità, qui a
Ciaculli. Molto è stato fato ma tanto resta ancora da fare: a Ciaculli come in
altre zone dell’isola”.
All’incontro
erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il
comandante della Legione Carabinieri
Sicilia, generale Giovanni Cataldo, il comandante regionale della Guardia di
finanza, generale Giancarlo Trotta, il comandante provinciale dell’Arma dei
carabinieri, colonnello Antonio Di Stasio, il vice-presidente dell’Ordine
regionale dei Giornalisti, Salvatore Li Castri, il presidente del Centro Padre
nostro, Maurizio Artale, assieme ad un a ventina di volontari del Centro di
accoglienza, ed il rappresentante del Csm, Paolo Criscuoli. Per la segreteria
dell’Assostampa regionale della Sicilia ha partecipato il membro della Giunta,
Roberto Leone.
Momenti
di riflessione sono stati dedicati al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, al
giornalista Mario Francese, al sottufficiale della polizia penitenziaria Luigi
Bodenza, al dirigente della Squadra mobile Boris Giuliano, ai magistrati
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e agli agenti di polizia
trucidati nelle stragi del 1992, al presidente della Regione siciliana Pier
Santi Mattarella e al giornalista Giuseppe Impastato.
Monsignor
Lorefice si è soffermato anche davanti all’albero dedicato al capitano Emanuele
Basile, nel giorno della ricorrenza del barbaro assassinio avvenuto il 4 maggio
del 1980 a Monreale, e si è intrattenuto con il generale Cataldo che ha
illustrato agli intervenuti la storia professionale dell’Ufficiale ucciso da
cosa nostra, indicandolo “quale punto di riferimento e nobile esempio per tutti
i Carabinieri” nella loro diuturna, determinata e convinta azione di contrasto
ad ogni forma di criminalità, soprattutto organizzata.
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