La presidenza della Giornata della Memoria dei sindacalisti assassinati dalla mafia in Sicilia |
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“Ricordare – ha sostenuto
Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia- è una rivendicazione
di identità e di radici che per noi sono un vanto ma è anche un volere
rimarcare che intendiamo proseguire con le battaglie affinché il patrimonio di
conquiste ottenute anche attraverso il sacrificio della vita non vada perduto,
anzi possa consolidarsi, in un momento storico peraltro in cui sono attivi
pericolosi tentativi di ritorno indietro sul fronte dei diritti e attacchi
continui alla democrazia e alle libertà”. Da ora, il 30 aprile di ogni anno sarà
dedicato dalla Cgil ai sindacalisti caduti per mano di mafia, mentre prosegue
l’iniziativa per dare loro volto, nome, rendere riconoscibile la loro storia
affinché sia esempio e viatico per battaglie future. “Dopo le vie dei diritti,
l’intitolazione cioè da parte del Comune su proposta della Cgil di diciannove
strade del quartiere Bonagia di Palermo ai sindacalisti uccisi, ha detto Enzo
Campo, segretario generale della Camera del lavoro di Palermo- la Cgil sta
lavorando a un Calendario della memoria contenente le biografie delle vittime
di tutta la Sicilia, che sarà pubblicato entro l’anno e che diventerà anche un
e-book destinato a scuole e biblioteche”. “Ricordando i tanti sindacalisti
assassinati dalla mafia nella giornata della memoria- ha affermato Gianna
Fracassi, vice segretario generale della Cgil- ricordiamo una parte della
storia della Sicilia e del Paese. Come sindacato- ha aggiunto- abbiamo
l’obbligo di raccogliere il testimone di quelle compagne e di quei compagni
caduti per rappresentare gli ultimi e gli sfruttati e per promuovere i loro
diritti. Il loro sacrificio- ha ancora detto- è uno sprone ad andare avanti
sulla strada da loro tracciata”.
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