ANDREA MALPASSI
Caro Belpietro, pensi di essere
furbo, facendo per un giorno il direttore de l’Unità? Pensi di
gettare fango sulla storia di un intero popolo, contro il quale ti batti
slealmente da tutta la vita? Sai che, accostando il tuo nome a quello di Antonio
Gramsci, compi un insopportabile sberleffo ai danni di milioni di persone
che ne l’Unità hanno avuto la propria voce. Spesso, per anni, la propria unica
voce. E magari vorrebbero tornare ad averla.
Usi la tua
firma come una “macchia di fango”, come uno “sberleffo”: vorresti umiliare,
deprimere, far sentire impotente quella parte di popolo che proprio in questi
giorni –davanti all’arroganza sfacciata di chi è al potere- comincia a
riconoscersi, a risvegliarsi, a reagire. Nei porti e nelle piazze, nelle scuole
e nelle fabbriche, anche sui propri balconi.
Non ti
racconterò la storia de l’Unità, del suo fondatore, delle meravigliose firme
che hanno dato vita a quel giornale straordinario. Non ti racconterò
dell’orgoglio di un operaio che si sentiva più forte, davanti al padrone, se
aveva in tasca l’Unità; né di un ragazzino che ha imparato a guardare il mondo
grazie alle parole di Gianni Rodari; né dei festival, dove
lavoratori e politici e intellettuali si incontravano per dare vita a quella
meravigliosa intelligenza collettiva che è stata l’Unità.
Ti dirò solo
una semplice banalità: la tua firma, su quel giornale, passerà. Resterà come
uno sgradevole ricordo, un altro brutto scherzo di questi brutti tempi,
l’ennesimo tentativo di umiliare il popolo da parte di chi il popolo lo
detesta.
Passerai,
questa è la verità. E noi, per quanto feriti e offesi, ci sentiremo tutt’altro
che impotenti. Vedrai: il tuo tentativo ci farà riconoscere e reagire con
ancora più forza.
Reagiremo,
insieme, per cancellare la macchia che vuoi buttare su l’Unità. E alla fine
andrà così: tu sarai più incattivito e noi più uniti. Rassegnati, questa è la
verità. E la verità è sempre rivoluzionaria: ce l’ha insegnato Antonio Gramsci,
il fondatore del nostro giornale.
Andrea Malpassi
fortebraccionews, 25
maggio 2019
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