L'incredibile (e orribile) prima pagina di "Libero" |
di DANIELE BILLITTERI
C’è una ragazzina svedese di 16 anni che si chiama Greta Thunberg. E
ammalata, ha la sindrome di Asperger che è una cosa che assomiglia all’autismo
ma non è autismo. Greta non ha problemi di apprendimento, si esprime
correttamente in almeno due lingue. La sua malattia, e la chiamo così nella
speranza che diventi un’epidemia, è quella di dedicare la sua vita alla
protezione del pianeta, a rimproverare i “grandi” (anagrafici e politici) del
loro disinteresse per il cattivo uso che facciamo della casa che ci ospita.
Meteobilli, che si occupa del tempo. ha più volte dedicato i suoi interventi al
pericolo del riscaldamento globale del pianeta, all’inquinamento, al dissesto
idrogeologico del territorio. E quest’ultimo non è futuro: è presente come
dimostrano, già solo in Italia, frane e alluvioni che hanno provocato pure
molte vittime oltre a danni miliardari.
Greta gira con un cartello che non lascia mai neanche quando va a dormire.
C’è scritto che non ci rimane molto tempo per dedicarci all’ambiente e al
clima, diciamo sino al 2030 quando, secondo gli scienziati, la crisi globale
potrebbe diventare irreversibile.
Greta, con la sua malattia, con le sue treccine, con la sua espressione
dolce e corrucciata, ha mobilitato milioni e milioni di ragazzini in tutto il
mondo e in questi giorni è in Italia dove ha salutato papa Francesco, ha parlato
al Senato e domani parteciperà a una grande manifestazione a Roma.
Ora tutto si può dire, si può essere scettici sulle prospettive ambientali
della Terra, se ci teniamo quelli che pensano che la Terra sia piatta, che sarà
mai Greta? Ma la piccola svedese se ne fotte, ripiega il suo cartello e con una
determinazione “aiutata” dalla sua condizione, gira il mondo e parla, mobilita,
sembra Gesù che parla ai Dottori. Un caso mondiale, una cosa sulla quale c’è
poco da ridere. Ebbene, che fa il “giornale” Libero, diretto da Vittorio Feltri
e Pietro Senaldi? Due giorni fa dedica alla vicenda il suo titolo di apertura
di prima pagina: “La rompiballe va dal Papa”. L’occhiello è ancora peggiore:
Bergoglio in Vaticano. “vieni avanti Gretina”.
Fascisti? Razzisti? Cinici? Ma quando mai. Solo imbecilli, solo rozzi e
volgari maggiordomi orfani del “Minculpop”, il ministero della Cultura Popolare
che produceva le “veline” durante il Ventennio. “Veline” di alto valore
professionale e culturale: “E’ vietato parlare male degli arbitri”. Ma per
cortesia.
Certo tra i nipotini di cotanti colleghi, ci saranno anche ragazzini belli
sistemati: magari un po’ di droga ma solo il sabato sera, magari qualche rissa,
ma solo in discoteca, magari qualche molestia, ma solo per scherzare. Si
guardassero dentro casa prima di fare certi titoli. Vieni avanti Gretina. Anzi
Gretuzza. Il mondo ha bisogno di te"
METEOBILLI, 19 aprile 2019
METEOBILLI, 19 aprile 2019
Meteo di venerdì 19 aprile
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