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Palermo 1976. L'elezione di Gianni Parisi a segretario regionale del Pci |
PIETRO SCAGLIONE
Era bellissimo conversare con Gianni Parisi, non soltanto dal vivo, ma
anche al telefono o su messenger. Era un vulcano di idee, era avido di notizie
sulla Sicilia e sulla sinistra. Era un comunista d'altri tempi, un antifascista
e un intellettuale. Amava leggere un gran numero di libri e giornali, ma era anche
un'instancabile presenza fissa su Facebook e sul web. Ricevetti il suo ultimo
messaggio su messenger il 16 marzo. Lo incontrai per l'ultima volta il 6 marzo nella sua bella casa piena di libri,
quando gli portai 3 libri che avevo promesso da tempo: "L'ora delle
battaglie" di Stefania Pipitone (sulla storia del giornale L'Ora),
"Mafia una storia per immagini" di Angelo Vecchio e "Simmetrie e
parallele" di Pippo Bonanno (compianto pittore suo amico di vecchia data).
La sera
successiva all'ultimo incontro mi scrisse che avrebbe gradito che riportassi su
Facebook la descrizione di quell'incontro e prontamente pubblicai un post
l'indomani mattina.
In
quell'occasione conversammo gradevolmente sulla storia della Sicilia e della
sinistra, ma anche sulla letteratura e sull'arte. Parlammo di eventi, persone e
fatti. Rivendicò con orgoglio l'amicizia con scrittori come Michele Perriera e
Vincenzo Consolo, con magistrati come Cesare Terranova, Rocco Chinnici e Aldo
Rizzo, con politici come Pompeo Colajanni, Pancrazio De Pasquale, Simona Mafai
e tanti altri; con storici come Carlo Marino e Francesco Renda; con giornalisti
come Salvo Licata, Vincenzo Vasile, Franco Nicastro e tanti altri. Anche in
quell'occasione - come in altre precedenti - ricordava Puntarello, il
coraggioso sindacalista comunista ucciso dalla mafia nel dopoguerra, il nipote
del quale aveva sposato la figlia Daria. Gianni Parisi mi rivelò che nella foto
che lo ritraeva nel 1976 (dopo l'elezione a segretario regionale del Pci) non
asciugava lacrime di gioia (come avevo sempre pensato), ma il sudore.
Posto quella
foto della sua elezione del 1976 insieme ad altre foto che Gianni mi aveva
mandato e a cui teneva tanto: nella seconda foto era alla manifestazione di
Piazza Massimo dopo la strage di Piazza Fontana (tra gli altri vi erano Italo
Tripi, Michelangelo Russo, Mimì Bacchi); nella terza foto era con Michele
Perriera a Capo d'Orlando; nella quarta foto aveva 23 anni ed era con Palmiro
Togliatti; nella quinta foto, Gianni era con sua moglie Svetlana, Carla
Colajanni e Ino Vizzini all'inaugurazione di una mostra negli anni sessanta.
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Manifestazione a Piazza Massimo dopo la strage di Piazza Fontana (tra gli altri vi erano Italo Tripi, Michelangelo Russo e Mimì Bacchi) |
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Con Michele Perriera a Capo d'Orlando |
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A 23 anni con Palmiro Togliatti |
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Con la moglie Svetlana, Carla Colajanni e Ino Vizzini all'inaugurazione di una mostra negli anni sessanta |
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Con Enrico Berlinguer ed Agostino Spataro a Palma di Montechiaro (Ag) nel giugno del 1981 |
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Comizio del 1980 a Corso Olivuzza (Ph. Fabrizio Vasile) |
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