Matteo Salvini e Danilo Toninelli |
Due “pezzi grossi” del governo nazionale arriveranno in Sicilia nel giro di una settimana. Sia il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, sia il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli arriveranno in provincia di Palermo.
Salvini arriverà il 25 aprile per
sostenere i candidati sindaco di Monreale, Bagheria e Caltanissetta. Il giorno
seguente si recherà in Sicilia orientale. Toninelli, come già anticipato
da Filodiretto (leggi qui), il 24 aprile si recherà sulle
strade colabrodo dell’entroterra palermitano per accertarsi sulla reale
situazione in cui versano le strade siciliane. L’arrivo del vicepremier però ha già scatenato non poche polemiche, a causa
delle sua scelta di celebrare la liberazione della mafia invece che quella dal
fascismo. E lo farà in quella che ormai è considerata l’ex roccaforte di Cosa
Nostra. Prima di partecipare ai comizi di Monreale e Caltanissetta, infatti, il
leghista Salvini arriverà a Corleone. “La lotta a camorra, ‘ndrangheta e mafia
è la nostra ragione di vita – ha fatto sapere -. Il 25 aprile non sarò a
sfilare qua o là, fazzoletti rossi, fazzoletti verdi, neri, gialli e
bianchi. Vado a Corleone a sostenere le forze dell’ordine nel cuore della
Sicilia”.
L’annuncio della tappa corleonese del leader della Lega è stata criticata
da Dino Paternostro, giornalista e responsabile del dipartimento Legalità
della Cgil Palermo. “Poteva venire a Corleone lo scorso 21 marzo – ha
detto a MeridioNews – quando in tutt’Italia si sono
ricordate tutte le vittime innocenti di mafia. Poteva venire ed inaugurare il
nuovo commissariato di polizia, aperto da mesi in sordina perché il ministro
degli Interni, occupato a sproloquiare sui migranti, non trovava il tempo di
fare un salto a Corleone. Il tempo l’ha trovato adesso, il prossimo 25
aprile, quando in Italia si festeggia la liberazione dal nazifascismo. Tanto
per parlare strumentalmente d’altro”.
Toni ancora più duri li ha usati il sindaco di Palermo Leoluca Orlando nel
corso di un intervento a Radio Popolare. “Il 25 aprile c’entra con
l’antimafia, ma lasciamolo dire ai partigiani, non a Salvini che
è il giovane Mussolini”, ha detto il primo cittadino palermitano.
Stamattina invece, il ministro Toninelli ha annunciato di aver programmato
per il 24 aprile un viaggio nel Palermitano per farsi
un’idea sullo stato di abbandono delle strade intercomunali. La decisione di
Toninelli arriva dopo l’ennesimo spargimento di sangue lungo le strade. Il 15
aprile un incidente stradale ha portato via l’ennesima vittima delle strade.
Lungo la SP2 San Cipirello-Partinico è morta una donna, nello stesso tratto in cui
un mese prima aveva perso la vita un uomo in un altro incidente mortale. Doveva
quindi prima scapparci il morto per far arrivare il ministro Toninelli.
Che sia forse giunto il momento di fatti concreti? Non sono forse stanchi i
siciliani delle solite passerelle? Sono tanti a sperare che l’arrivo dei due
“pezzi grossi” della politica nazionale non diventi l’ennesima sfilata condita
da parole bellissime.
filodirettomonreale.it, 20 aprile 2019
Nessun commento:
Posta un commento