Cosimo Scordato e Igor Gelarda |
SARA SCARAFIA
GIUSI SPICA
Da un lato il popolo di Mediterranea dall’altro i leghisti di Sicilia.
L’ultima sfida tra il sindaco Leoluca Orlando e il ministro dell’Interno Matteo
Salvini si gioca nel giorno della Liberazione. Mentre il vice- premier punta su
Corleone per lanciare la sua giornata della lotta alla criminalità, il primo
cittadino al Giardino Inglese insieme con l’associazione partigiana legge
l’appello alla mobilitazione antifascista — appello che la giunta approverà
oggi — chiedendo agli italiani di diventare «partigiani dei diritti,
partigiani della costituzione che dei diritti è garante » contro «il rischio di
scenari inquietanti per il Paese» .
« Palermo ha scelto di essere “ partigiana”,
di essere dalla parte degli ultimi e con gli ultimi» dice Orlando, Che conduce
la sua battaglia forte del sostegno delle “ truppe dell’inclusione”. A
cominciare dall’ampio movimento che ruota attorno alla nave Mediterranea, ma
anche al mondo religioso — da padre Cosimo Scordato al centro Astalli — e a
quello del Pride. E ancora gli attivisti politici di Sinistra comune a partire
da Fausto Melluso, appena entrato in Consiglio comunale, e del suo Arci Porco
Rosso che dalle 17 in piazza Casa Professa continuerà con l’Anpi le
celebrazioni del 25 aprile con dibattiti, concerti e cena sociale nel nome di
Mediterranea. Una piazza antifascista e a sostegno dei migranti. «Sono fiero di
un governo cittadino che capisce il vero significato della Liberazione: l’inclusione»
dice Melluso. « Ed è bello — aggiunge — che a farsi promotore dell’appello
a tornare partigiani sia un sindaco che per storia politica non viene da quel
mondo ».
Dall’altro lato le “ truppe” di Salvini sono i circa 300 militanti che
dall’estate si sono radunati attorno ai cento circoli della Lega nati in
Sicilia e che oggi festeggeranno l’arrivo del leader che farà un tour de force
che comincia a Corleone e finisce a Caltanissetta.
Mediterranea, che nel giorno della Liberazione chiederà con forza da piazza
Casa Professa di liberare i migranti «prigioneri dei campi di detenzione in
Libia » , è con Orlando. «Col sindaco navighiamo sulla stessa rotta — dice la
portavoce Alessandra Sciurba — anche se fa paura ritrovarsi costretti oggi a
combattere per affermare il diritto alla dignità della vita umana».
«Questa polemica tra antifascismo e antimafia nel giorno della Liberazione
l’ha creata Orlando per avere un po’ di visibilità sui giornali, visto
che ormai come sindaco non ci riesce più», attacca da Catania Fabio
Cantarella, assessore comunale della Lega e responsabile enti locali del
Carroccio. Salvini, per la prima tappa del suo tour, ha scelto il commissariato
di polizia di Corleone per « ringraziare gli uomini e le donne che lottano per
liberare l’Italia e la Sicilia dalla mafia». A pochi passi da lui, associazioni
e sindacati hanno organizzato, per la prima volta nella storia della cittadina
che ha dato i natali al partigiano Placido Rizzotto, una manifestazione per
ricordare il 24 aprile. Per il ministro la tappa corleonese è anche un modo per
mettere radici in una terra da cui finora si è tenuto lontano: a novembre, alle
amministrative, la Lega non presentò nemmeno la lista a Corleone, ma da qualche
settimana un ex ispettore in pensione, Luigi Giordano, vicino al poliziotto
Igor Gelarda, ex M5s passato alla Lega ad agosto, ha messo su un circolo che
raccoglie una ventina di militanti.
Con Orlando nel nome dell’inclusione c’è anche il prete dell’Alberghiera
padre Cosimo Scordato che, letto l’appello, sposa la seconda parte, quella
nella quale si parla della vocazione all’accoglienza di Palermo. «Mettendo tra
parentesi tutte le considerazioni più politiche — dice Scordato — credo che
l’appello vada nel solco già segnato: quello di superare i limiti delle nostre
appartenenze. Palermo significa tutto porto. Se chiudesse i porti chiuderebbe
se stessa » . Ha ancora senso parlare di antifascismo secondo Scordato.
Ma la Lega non ci sta. Difende la strategia di Salvini il consigliere
comunale Igor Gelarda che accompagnerà Salvini nel suo tour siciliano: « Sono
sicuro che nelle piazze ci sarà tanta gente — dice Gelarda, candidato della
Lega alle Europee — il miglior modo per celebrare la democrazia e
l’indipendenza è stare vicini agli uomini che oggi lottano contro un problema
reale, quello della mafia. Lo spettro del nazifascismo non esiste più » . «
Eccome se esiste — replica il coordinamento del Palermo pride — bisogna lottare
contro ogni forma di discriminazione, contro ogni forma di fascismo. L’appello
della giunta comunale, che facciamo nostro, va in questa direzione».
Orlando ha annunciato che spedirà l’appello a tutti i sindaci attraverso
l’Anci. « L’idea è quella di organizzare una grande manifestazione in difesa
della costituzione a Palermo, in autunno. A urne chiuse. Perche questa non è
una iniziativa elettorale». La battaglia è solo all’inizio.
La Repubblica Palermo, 25 aprile 2019
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