Gli amministratori comunali di Chiusa Sclafani passati con la Lega. Da-sx: Stefano Sciabica, Pietro Giammalva, Francesco Di Giorgio, Stefano Candiani, Agata Milazzo, Igor ed Elio Ficarra |
La
Sicilia sempre più leghista. Il partito di Matteo Salvini miete consensi
arruolando sindaci e consiglieri comunali. Gli ultimi ad aderire in ordine di
tempo amministrano un piccolo centro in provincia di Palermo, tremila abitanti
fra le colline del Corleonese. Sono il sindaco Francesco Di Giorgio e il suo
vice, Stefano Sciabica, affiancati dalla giovane assessore Agata Milazzo. Si
aggiungono a tre loro colleghi che avevano già detto sì al Carroccio qualche
mese fa: il presidente del Consiglio comunale, Elisa Gendusa, e altri due
consiglieri, Pietro Giammalva e Teresa Marchese. Benvenuti a Chiusa Sclafani,
il Comune più leghista di Sicilia.
Il matrimonio politico tra Matteo Salvini,
che sarà a Corleone il 25 aprile, e la giunta di governo del paese a metà
strada fra Palermo e Agrigento si è celebrato qualche giorno fa nel capoluogo
siciliano nelle mani del senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero
dell’Interno e commissario straordinario del nuovo corso leghista nell’Isola, e
di Igor Gelarda, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale a Palermo e
responsabile regionale enti locali, l’artefice del radicamento territoriale che
il partito sta avendo negli ultimi mesi in Sicilia.
“La
Lega sta riservando molta attenzione ai piccoli centri dell’entroterra
siciliano – dice Gelarda – quelli che la vecchia politica ha condannato ad un
destino di disoccupazione ed emigrazione giovanile. Per rendersi conto del
sottosviluppo, basta osservare lo stato di abbandono delle strade più interne
dell’isola, che rendono quasi impossibili, oltre che pericolosi, i
collegamenti. Stiamo lavorando per mettere un argine a questo sfacelo –
aggiunge l’esponente siciliano del Carroccio – con la certezza che se riparte
l’entroterra, a cominciare dall’agricoltura e dall’allevamento, ma anche
dall’edilizia, riparte tutta la Sicilia. Tutto questo si potrà realizzare
grazie al nostro governo del buon senso, ad amministratori locali capaci ed
onesti che sappiano valorizzare i loro territori nel rispetto delle identità ma
soprattutto – conclude Gelarda – grazie al radicamento crescente della Lega
nella macchina regionale per cambiare, a partire dagli scranni più alti della
politica siciliana, il corso della storia della nostra bellissima e martoriata
terra”.
DirettaSicilia.it, 13 Aprile 2019
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