I due falsi Modigliani esposti a Palermo |
Su delega della Procura
della Repubblica di Palermo, i militari del Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale hanno sequestrato due dipinti falsamente attribuiti al
maestro Amedeo Modigliani esposti in mostra presso il Palazzo Bonocore del
capoluogo siciliano. L’approfondimento
investigativo svolto dai militari del Reparto Operativo - Sezione
Falsificazione ed Arte Contemporanea – si è concentrato fin da subito (l’evento
è stato inaugurato nel novembre dello scorso anno) sulle poche opere “reali”
esposte all’interno della mostra che proponeva principalmente un percorso
artistico basato su proiezioni fotografiche multimediali di alcuni capolavori
del maestro livornese.
In particolare gli
investigatori specializzati del Reparto Operativo, prendendo spunto da alcune
notizie acquisite dalle così dette fonti aperte e sulla base di analoghe
esperienze investigative, acquisivano attraverso gli organizzatori dell’evento
documentazione relativa alle due opere in questione e nel contempo ne
riscontravano la presumibile falsità attraverso l’acquisizione di alcuni pareri
preliminari rilasciati da esperti d’arte di rinomata professionalità.
Gli accertamenti esperiti
sulla documentazione a corredo (certificati di autenticità e provenienza),
privi di autorevolezza dal punto di vista scientifico e pieni di passaggi
contraddittori, completavano il quadro investigativo che veniva condiviso
dall’Autorità Giudiziaria portando all’emissione di un decreto di sequestro per
le seguenti opere:
1.
dipinto olio su tela cm 65x70 titolato “Hannelore”, provenienza eredità
giacente del Tribunale Civile di La Spezia;
2.
dipinto olio su tela cm 62,5 x 40 titolato “Donna con cappello”, provenienza
proprietà privata di una famiglia di Reggio Emilia.
Contestualmente in Roma e
Spoleto venivano eseguiti due decreti di perquisizione a carico del presidente
dell’Istituto Amedeo Modigliani di Spoleto (procacciatore delle suddette opere)
e del curatore della mostra (autore anche delle certificazioni di autenticità),
entrambi indagati per il reato di contraffazione di opere d’arte. Nel
corso delle operazioni veniva rinvenuta copiosa documentazione cartacea
relativa all’organizzazione della mostra ed alla provenienza delle opere in
sequestro, e venivano sequestrati materiale informatico e n. 27 beni d’arte di
pregio verosimilmente contraffatti (di cui n. 3 opere grafiche di Modigliani e
n. 24 dipinti di Picasso, Chagall, De Nittis, Boldini, Dalì e Guttuso)
occultati all’interno di una autovettura nella disponibilità di uno degli
indagati, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.
Il controvalore delle due
opere sequestrate presso il Palazzo Bonocore di Palermo,
qualora fossero immesse sul mercato come autentiche, potrebbe raggiungere cifre
considerevoli, che, se quantificate avendo riguardo alle polizze assicurative
stipulate sulle tele, ammonterebbero a nove milioni di Euro l’una.
Per quanto attiene i beni
d’arte sequestrati presso le residenze degli indagati, il controvalore, qualora
immessi sul mercato come autentici, supera i cinque milioni di Euro.
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