Chiede scusa padre Mario Frittitta, il sacerdote di Santa Teresa alla Kalsa che giovedì ha pronunciato parole minacciose contro il nostro giornalista, Salvo Palazzolo, che gli chiedeva del perché avesse celebrato una messa per ricordare il capomafia Tommaso Spadaro.Il padre carmelitano ha inviato una mail a Repubblica: "Apprendo per mezzo dei miei fedeli del santuario della Kalsa che il mio comportamento, compresa una frase detta in un momento di stanchezza, abbia turbato l’intera comunità. Porgo le mie scuse al giornalista Salvo Palazzolo e a voi tutti. Sono un umile sacerdote di frontiera di settantanove anni che cerca ogni giorno di portare la Parola e l’Amore di Dio nel cuore degli uomini".
Frittitta chiede scusa per le minacce ("Stia attento a come parla, perché altrimenti lei la paga, perché il Signore fa pagare queste cose"), ma non dice nulla sulla messa di trigesimo, con tanto di organo e campane, celebrata in suffragio di un capomafia condannato a trent’anni per l’omicidio del maresciallo dei carabinieri Vito Ievolella. A Palazzolo è arrivata anche la solidarietà del gruppo siciliano dell’Unione Cronisti: "Ha svolto con professionalità il mestiere di giornalista - dice il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales - Frate Frittitta, invece, è andato oltre. E da un uomo di Chiesa ci aspettavamo un altro atteggiamento. Ai vertici della Chiesa siciliana chiediamo un intervento fermo e deciso sulla vicenda".Ieri, l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha “stigmatizzato” le parole di Frittitta. Parole che non sono piaciute a Vittorio Sgarbi, che in un comunicato attacca e difende Frittitta ("Già umiliato e arrestato da tale Caselli"): "L’arcivescovo deve aver scambiato la funzione pastorale e la cura delle anime con la funzione laica di pubblico ministero".
La Repubblica, 17/3/19
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