Filippo Parrino nuovo presidente di Legacoop Sicilia |
Succede a
Pietro Piro alla guida dell’organizzazione dal 2014. Piro: “legalità
pilastro fondante di Legacoop Sicilia”. Parrino: “cooperazione motore di
cambiamento. Più attenzione a giovani e donne”. Numeri in crescita: 20
mila soci e 113 cooperative in più nell’ultimo triennio
Palermo, 21 marzo 2019. E’ Filippo Parrino il nuovo presidente di Legacoop Sicilia. E’ stato eletto ad unanimità questo pomeriggio al termine del 15° congresso regionale che si è tenuto al San Paolo Palace hotel di Palermo alla presenza del presidente nazionale Mauro Lusetti. Sessantadue anni, una lunga esperienza come presidente di Legacoop Palermo e poi di Legacoop Sicilia Occidentale, Parrino ha seguito sia il settore delle cooperative sociali che le cooperative nate sui Beni confiscati e quelle della neonata CulturMedia.
Palermo, 21 marzo 2019. E’ Filippo Parrino il nuovo presidente di Legacoop Sicilia. E’ stato eletto ad unanimità questo pomeriggio al termine del 15° congresso regionale che si è tenuto al San Paolo Palace hotel di Palermo alla presenza del presidente nazionale Mauro Lusetti. Sessantadue anni, una lunga esperienza come presidente di Legacoop Palermo e poi di Legacoop Sicilia Occidentale, Parrino ha seguito sia il settore delle cooperative sociali che le cooperative nate sui Beni confiscati e quelle della neonata CulturMedia.
Ad aprire i
lavori è stata la relazione del presidente uscente Pietro Piro alla
guida dell’organizzazione dal 2014 e in precedenza direttore regionale
di Legacoop Sicilia, che ha fatto un bilancio dell’organizzazione in questi
anni puntando l’attenzione su alcuni punti fondamentali: “la legalità come
pilastro della cooperazione Legacoop in Sicilia”; l’attenzione ai giovani e
alle donne “mai pronti ad investire su se stessi come in questo momento storico
ma per cui - ha detto - bisogna pensare a percorsi di formazione e
informazione ancora più mirati”. Soprattutto riguardo ai giovani, Piro ha
citato un report di Diste Consulting secondo cui in Sicilia su cento
imprese registrate dodici sono condotte da under 35 mentre in Italia le imprese
gestite da giovani della stessa fascia d’età sono nove ogni cento. “Un dato
su cui riflettere coinvolgendo in maniera sempre maggiore all’interno degli
organismi Legacoop i giovani cooperatori e allargando lo sguardo anche al nuovo
protagonismo femminile”, ha detto Piro. Un invito raccolto dal neo presidente
Filippo Parrino. “A Palermo ma anche a Trapani e Agrigento– ha detto Filippo
Parrino, presidente uscente di Legacoop Sicilia Occidentale – come presidente
ho lavorato proprio su questo e dato risposte ad istanze nuove. Andremo nella
stessa direzione anche nel resto dell’Isola puntando su sostenibilità e
innovazione. La cooperazione ha avuto in Sicilia il merito di farsi motore
di cambiamento: dalle aziende nate sui beni confiscati alla gestione dei siti
culturali, alla rigenerazione urbana. E’ un albero su cui nascono sempre nuovi
rami”. Gli esempi non mancano: dalle cooperative nate sui beni confiscati
nel Palermitano, molte delle quali aderenti al Consorzio Libera terra, alla
cooperativa Terramia di Castelvetrano in un’azienda confiscata alla mafia nel
feudo del boss Matteo Messina Denaro; da CoopCulture che gestisce, tra l’altro,
la Valle dei Templi di Agrigento alla cooperativa Parco Uditore che ha
recuperato un angolo di verde abbandonato a Palermo.
Tra le proposte
emerse durante il congresso, la messa in rete delle giovani cooperative
in modo da aumentarne competitività e progettualità; percorsi di
formazione e informazione sui valori e le opportunità che il sistema
Legacoop propone a sostegno delle nuove imprese cooperative con finanziamenti
agevolati e interventi mirati a potenziare misure come “Resto al Sud”,
destinate proprio ai giovani delle regioni del Mezzogiorno.
Il quadro è
positivo. Il trend degli ultimi tre anni vede l’associazione in crescita
nonostante gli anni di crisi: 113nuove realtà cooperative e 20 mila soci in
più, 1351 imprese aderenti, un fatturato complessivo di
2 miliardi e mezzo di euro e un totale 75682 soci. Numeri che si legano a
storie esemplari di cooperazione che interessano workers buyout, giovani,
donne in vari settori economici: dall’agroalimentare al turismo, dai servizi
alla ricerca, alla rigenerazione urbana. Storie come quella di La Chioccia
di Messina, un Organismo di ricerca che sviluppa prodotti innovativi per le
imprese e che è stato creato nel 2015 da 5 giovani over 35. O ancora alle tante
cooperative formate da ex lavoratori di aziende fallite che hanno deciso di
mettersi insieme per rilanciare aziende confiscate o in crisi e diventare
imprenditori e datori di lavoro di se stessi. E’ stato così per Futura
cooperativa creata da neppure un anno da ex lavoratori della Coop 25
aprile, la cooperativa storica che gestiva i supermercati coop tra Palermo e
Trapani: in 5 si sono uniti aprendo anche a giovani socie e creando un nuovo
supermercato Despar al centro di Palermo. A Ragusa, la stessa cosa hanno fatto
nel 2016, 20 ex lavoratori di Coop Sicilia per gestire 3 supermercati a Scicli,
Pozzallo e Pachino, creando la cooperativa Giorgio la Pira che
ha chiuso il 2018 con 6 milioni di fatturato.
Dal report
presentato oggi dal presidente uscente Pietro Piro emerge così un’Isola che
vuole reagire alla crisi e che nella cooperazione trova sempre più spesso lo
strumento per farlo. La distinzione per provincia del
fatturato presenta una maggiore concentrazione nella provincia di
Palermo con 420 milioni 685mila euro circa, seguito da Ragusa
con 370 milioni 567 mila euro, Catania con 299 milioni 765
mila euro circa, quindi Agrigento con euro 123 milioni 543 mila euro, Trapani
107 milioni 351 mila euro, Caltanissetta con euro poco meno di 78
milioni, Messina con circa 62 milioni, Siracusa con circa 49 milioni ed Enna
con euro 26,5 milioni circa.
I fatturati di
Conad e Coop a livello regionale al 31 dicembre 2017 ammontano rispettivamente
a 809 milioni circa e 182 milioni.
La distinzione
per area territoriale, comprensiva dei fatturati di Coop e Conad distinti per
territorio di realizzazione, evidenzia che l’Area Sicilia occidentale ha
complessivamente realizzato un fatturato di un miliardo e 30e milioni, l’Area
Sud Sicilia di circa 648 milioni e l’Area Sicilia orientale di 576,5
milioni.
Con riferimento
alla distribuzione provinciale del numero delle cooperative, c’è
una maggiore concentrazione nella provincia di Palermo con 296
cooperative, seguita da Catania con 190 cooperative, quindi Agrigento
con 184 cooperative, Messina con 183, Ragusa con 172, Trapani 130,
Caltanissetta con 101, Enna con 48 e Siracusa con 47 cooperative. La
Sicilia Occidentale è l’area che conta il maggior numero di cooperative
aderenti a Legacoop (610). Segue, il Sud Sicilia con 320 cooperative e la
Sicilia orientale con 421 cooperative. La distribuzione
per settorievidenzia invece una maggiore concentrazione nel settore
della produzione e lavoro con 393 cooperative, seguito dal settore sociale con
320 cooperative, quindi le abitazioni con 249 cooperative, poi i servizi con
179 cooperative, il comparto agricolo con 161 cooperative, il settore dei
trasporti con 26 cooperative, quindi la pesca con 20 cooperative, il consumo
con 1 cooperativa, i dettaglianti con 2 cooperative. Per quanto riguarda la
presenza dei soci per provincia, al netto dei soci di Coop e Conad si evidenzia
una maggiore concentrazione nella provincia di Ragusa con 20.524 soci
(dovuta alla presenza UNifidi Impresa Sicilia che associa 12.469
soci), seguita da Palermo con 12.642, quindi Catania con 10.152 soci,
Trapani con 7.348 soci, Agrigento con 4.919 soci, Messina con 3.154 soci,
Caltanissetta con 1.662, Siracusa con 1659 soci, ed Enna 371 soci.
In cima ai
settori, spicca per soci quello agricolo con 24.535 iscritti, seguito dal settore dei
servizi con 19.992 soci. Al terzo posto il settore dell’edilizio/abitazioni con
8.299 soci, quello sociale con 4.415 soci, produzione e lavoro con 4.293,
trasporti con 350 soci, e pesca con 276 soci.
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