di Agostino Spataro*
Nel titolo di questo pezzo sono sintetizzate le posizioni approvate, a
maggioranza, dall'Organizzazione degli Stati Americani Osa) e dal Consiglio di
Sicurezza(Cs) dell'Onu, in risposta alla provocazione del signor Guaidò e dei
suoi soci occulti e palesi, interni e internazionali. OSA e CS /Onu: due Istituzioni fondamentali da cui nessuno può prescindere, se
si vuole davvero evitare la guerra civile, il bagno di sangue e riconquistare
la pace e il benessere del popolo venezuelano e di altri latino-americani.
La crisi del Venezuela é un affare interno del popolo venezuelano!
Nessuno può
ingerirsi con iniziative provocatorie minacciose. Nessuno può porsi al
di sopra del diritto internazionale, sancito dallo Statuto dell'Onu. Nemmeno
gli Usa, nemmeno l'Unione europea, il suo Parlamento, i singoli Stati. Nemmeno
i vescovi venezuelani, per altro in evidente contrasto con la posizione, di
dialogo e di pace, assunta dal Vaticano e dal Papa in persona. Non ingerenza, pace, solidarietà sono valori inalienabili sanciti anche nella (per fortuna) ancora vigente Costituzione italiana, democratica e antifascista, che tutti, in primis i vertici dello Stato, siamo tenuti a rispettare, ad applicare.
D'altra parte, per la soluzione della crisi venezuelana c'é una sola seria proposta di dialogo, avanzata dai governi di Messico e dell' Uruguay, sulla quale si inizierà a discutere a breve, con la presenza di rappresentanti delle Organizzazioni int/li e della stessa U.E. Speriamo proficuamente. Perciò, non servono certi allineamenti frettolosi, faziosi, servili, per altro a favore di un ignoto individuo il quale, inaspettatamente, forse svegliandosi di cattivo umore, si autoproclamato "Presidente" di un Paese, dopo essersi rifiutato di partecipare alle ultime elezioni presidenziali, vinte Maduro con oltre il 60% dei suffragi. Brogli o non brogli. Chi non ha peccato... Ieri, l'ex Presidente (Usa) Jimmy Carter, più volte inviato come osservatore in Venezuela durante lo svolgimento degli scrutini elettorali, ha ribadito che "il sistema elettorale del Venezuela é il più efficiente e sicuro del mondo".
Ma veramente si pensa di favorire, incoraggiare iniziative così bizzarre, irresponsabili, apolitiche?
Se si avalla questa "nuova via" di assalto al potere costituzionale, dove andremo a finire? In Venezuela e dovunque nel mondo.
Attenzione. L'esempio cattivo é più facile da esportare, da imitare di quello virtuoso e rispettoso delle regole democratiche!
Ora, nessuno vuol sostenere che Maduro e i suoi non abbiano commesso errori.
Nel mio piccolo, in tempi non sospetti, intervenendo sulle vicende del Venezuela ho denunciato le mire imperialistiche Usa per l'appropriazione del petrolio del popolo venezuelano (le più grandi riserve accertate del Pianeta) e, al contempo, sottolineato talune forzature ideologiche e politiche del chavismo e del presidente Maduro.
L'ultima volta nel 2016, relazionando a una conferenza in Messico sulle prospettive della sinistra in America Latina e in Europa, e avendo seduto accanto (alla presidenza) un relatore dell'ambasciata venezuelana che, certo, non gradì il mio appunto. Ma noi siamo stati abituati a parlare chiaro, lealmente, e non abbiamo bisogno del gradimento di qualcuno per esprimere, liberamente, il nostro pensiero.
Errori! Ma chi può considerarsi esente da errori?
Quanti errori, ben più gravi (ultimo questa "autoproclamazione" di tipo golpista) hanno commesso gli avversari di Maduro, per altro fra loro divisi.
A proposito: perché non é stato Henrique Capriles (storico e potente avversario del chavismo) ad autoproclamarsi "Presidente"?
Sappiamo solo che Henrique Capriles non ha condiviso questa "alzata d'ingegno".
E qui mi fermo e dico umilmente, per il bene del popolo amico del
Venezuela: finché c'é tempo, bisogna tornare a ragionare per rimuovere gli
ostacoli e le minacce alla pace da qualsiasi parte provengano e ricostituire un
clima di fiducia, di rispetto fra tutte le forze sinceramente democratiche
venezuelane, per ridare speranza e benessere a tutto il popolo venezuelano
ossia a circa 30 milioni di persone e non alle solite "300 famiglie"
dell'oligarchia. Chiaro?
Chiudo, proponendo la visione di questo breve video (https://www.facebook.com/SpanishRevolution/videos/1792591220829671/?) nel quale parla un uomo giusto e illuminato, e responsabile, qual é il compagno Andres Manuel Lopez Obrador (AMLO), neo Presidente degli Stati Uniti del Messico (anche loro sono "Stati Uniti") e protagonista del nuovo scenario politico latino-americano.
Sì, avete letto bene: finalmente un compagno alla Presidenza del Messico. Un compagno che ha lottato a lungo, rischiando e aggregando in un nuovo partito-movimento (Morena) le classi sociali più deboli, i lavoratori e anche i ceti intellettuali e imprenditoriali progressisti e che oggi, finalmente, ha vinto. Lo ricordo soprattutto ai tanti, sedicenti compagni (perdenti) della "sinistra" italiana ed europea schieratisi a favore dei minacciosi ultimatum del presidente Trump. Talvolta, oltre l'obbedienza debita, bruciando un'altra buona occasione per recuperare il gran consenso perduto.
AMLO, con la sua proposta di dialogo (condivisa con Tabaré Vasquez, Presidente del governo di centro-sinistra dell'Uruguay, degno successore di Pepe Mujica), ci dice che é possibile un approccio politico di pace e di solidarietà, per evitare il bagno di sangue, la catastrofe (apparecchiata?) contro il Popolo Venezuelano.
Italo-venezuelani compresi, per i quali nutriamo sentimenti di preoccupazione, di solidarietà e di affetto. Poiché- a differenza di certi soloni che, in virtù del loro status economico, non hanno mai avuto a che fare con l'emigrazione, passata e presente- tutti quelli che veniamo dalle condizioni di miseria e di sfruttamento del Sud italiano ne possiamo parlare con cognizione di causa, per fatto personale e di famiglia addirittura, avendo uno o più parenti e/o amici emigrati in quel Paese e in altri. Termino con l'auspicio che il buon senso prevalga. Se volete date un'occhiata al video proposto.
Chiudo, proponendo la visione di questo breve video (https://www.facebook.com/SpanishRevolution/videos/1792591220829671/?) nel quale parla un uomo giusto e illuminato, e responsabile, qual é il compagno Andres Manuel Lopez Obrador (AMLO), neo Presidente degli Stati Uniti del Messico (anche loro sono "Stati Uniti") e protagonista del nuovo scenario politico latino-americano.
Sì, avete letto bene: finalmente un compagno alla Presidenza del Messico. Un compagno che ha lottato a lungo, rischiando e aggregando in un nuovo partito-movimento (Morena) le classi sociali più deboli, i lavoratori e anche i ceti intellettuali e imprenditoriali progressisti e che oggi, finalmente, ha vinto. Lo ricordo soprattutto ai tanti, sedicenti compagni (perdenti) della "sinistra" italiana ed europea schieratisi a favore dei minacciosi ultimatum del presidente Trump. Talvolta, oltre l'obbedienza debita, bruciando un'altra buona occasione per recuperare il gran consenso perduto.
AMLO, con la sua proposta di dialogo (condivisa con Tabaré Vasquez, Presidente del governo di centro-sinistra dell'Uruguay, degno successore di Pepe Mujica), ci dice che é possibile un approccio politico di pace e di solidarietà, per evitare il bagno di sangue, la catastrofe (apparecchiata?) contro il Popolo Venezuelano.
Italo-venezuelani compresi, per i quali nutriamo sentimenti di preoccupazione, di solidarietà e di affetto. Poiché- a differenza di certi soloni che, in virtù del loro status economico, non hanno mai avuto a che fare con l'emigrazione, passata e presente- tutti quelli che veniamo dalle condizioni di miseria e di sfruttamento del Sud italiano ne possiamo parlare con cognizione di causa, per fatto personale e di famiglia addirittura, avendo uno o più parenti e/o amici emigrati in quel Paese e in altri. Termino con l'auspicio che il buon senso prevalga. Se volete date un'occhiata al video proposto.
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