Palermo, 22 febbraio 2019 – La crisi
economica, ma anche distorsioni nelle richieste e le difficoltà nel controllare
tutte le autocertificazioni, hanno provocato negli ultimi anni una crescita
abnorme del ricorso al patrocinio a spese dello Stato, con un onere diventato
ingestibile sotto il profilo sia finanziario che amministrativo. Ciò ha anche allungato
notevolmente i tempi di liquidazione delle parcelle agli avvocati.
Il fenomeno vede un incremento medio del
30% annuo in tutto il Paese, ma con punte che nei 6 tribunali del Distretto di
Palermo superano anche il 40%. In pratica, in più di un processo su tre
l’imputato si difende a spese dello Stato. Se in Italia nel 2016 il costo del
gratuito patrocinio è stato di 92 milioni di euro nel settore civile (+33% rispetto
al 2015) e di 142 milioni nel settore penale (+25%), nel solo Distretto di
Palermo nel 2018 la spesa è stata di oltre 27 milioni nel settore penale (+20%
medio annuo) e di oltre 12,5 milioni in quello civile (+86% nel triennio).
Riguardo al totale dei fascicoli, nel penale il 32,36% è finito sotto il
patrocinio a spese dello Stato, con picchi del 42% a Marsala e del 40% a
Trapani. Nella Corte d’Appello di Palermo il terzo trimestre del 2018 ha
registrato un 60% di impugnative con difesa gratuita.
A lanciare l’allarme è l’Osservatorio della Giustizia di Palermo
(composto dalla Presidenza della Corte d’Appello e da rappresentanti dei
magistrati e dell’Ordine forense), che vuole evidenziare l’urgenza di porre
rimedio ad una situazione che alla lunga potrebbe sfuggire di mano, non solo
per il peso sull’erario, ma anche per l’incidenza sul reddito degli avvocati,
che negli ultimi 20 anni (dato Censis) si è ridotto del 30%. L’Osservatorio
della Giustizia di Palermo ha organizzato, con il supporto della Banca popolare
S. Angelo, un convegno per presentare un modello di modifica normativa che mira
a introdurre correttivi e per avviare un confronto fra giudici e avvocati anche
su misure organizzative e prassi condivise che aiutino a contenere il fenomeno.
Domani,
23 febbraio, alle ore 9,30, presso l’Aula magna della Corte d’Appello del
tribunale di Palermo, interverranno Giovanni
Canzio, Primo presidente emerito della Corte di Cassazione; Andrea Mascherin, presidente del
Consiglio nazionale forense; Nicolò
Zanon, giudice della Corte costituzionale; Giampaolo Parodi, vice-capo dell’Ufficio legislativo del ministero
della Giustizia; Carmine Lopez,
comandante interregionale Italia Sud-Occidentale della Guardia di finanza; Matteo Frasca, presidente della Corte
d’Appello di Palermo; Giuseppe Di
Stefano, presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo.
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