I 21 ex lavoratori Fenice Store Srl,
che gestiva il supermercato all’interno della Galleria, potranno beneficiare
dell’ammortizzatore sociale
Una vertenza lunga ed estenuante,
che ha visto intrecciarsi una realtà commerciale posta sotto sequestro dal
Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con un’altra,
proprietaria dell’intera Galleria, in confisca di primo grado. La Fenice Store Srl, che gestiva,
con affitto di ramo d’azienda, il supermercato sito all’interno della Galleria
Portobello, della Ferdico Giuseppe Snc, in confisca di primo grado, infatti, è
stata posta sotto sequestro nel settembre 2017 e dall’8 dicembre dello stesso
anno, ad oggi, i lavoratori sono rimasti senza retribuzione.
Il loro sacrificio economico, dopo
oltre un anno di trattative, azioni di protesta e di manifestazioni di
interesse presentate, dovrebbe terminare presto, grazie agli accordi
sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il 25 febbraio 2019. La presenza di un’offerta irrevocabile d’affitto d’azienda per la conduzione dell’intero centro commerciale, da parte
di un importante soggetto imprenditoriale della grande distribuzione, sebbene
ancora oggetto degli accertamenti operati dalla Prefettura, ha consentito la
risoluzione del contratto di affitto di ramo d’azienda con la Fenice Store Srl,
con la restituzione dell’attività commerciale, e soprattutto dei relativi
dipendenti, alla Ferdico Giuseppe Snc in confisca di primo grado.
Un passaggio fondamentale per la
presentazione dell’istanza di cassa integrazione prevista per l’azienda in
amministrazione giudiziaria, il cui accordo sindacale è stato siglato
contestualmente alla restituzione del ramo d’azienda.
“Da oggi i 21 lavoratori saranno in
cassa integrazione e, auspichiamo presto, potranno tornare ad avere un reddito,
in attesa che si perfezioni il subentro con il nuovo soggetto imprenditoriale,
nonché la realizzazione degli interventi di ristrutturazione del centro
commerciale e, quindi, la ripresa dell’attività lavorativa. Gli accordi
sottoscritti il 25 febbraio segnano una svolta positiva in un percorso che
stato segnato da molti ostacoli. – dichiara Monja Caiolo, segretario
generale Filcams Cgil Palermo. – È il primo accordo di cassa integrazione, da
quando è in vigore il nuovo Codice Antimafia, che sottoscriviamo per un’azienda
in confisca di primo grado, un traguardo importantissimo per questi 21
lavoratori, che con tenacia hanno lottato per la salvaguardia occupazionale: ci
auguriamo che il Ministero del Lavoro renda presto noti modalità e criteri di
accesso all’ammortizzatore sociale. La nostra attenzione rimarrà alta.”
27/02/2019
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