Un momento dell'inaugurazione di via Pietro Macchiarella: da sx, Giovanna Marano, Enzo Campo, Paolo Martorana, Vincenzo D'Alba |
Palermo 15 gennaio 2019 – Intitolata oggi una strada del quartiere Bonagia a Pietro Macchiarella, sindacalista Cgil di Ficarazzi ucciso il 16 gennaio del 1947 dalla mafia.
Da stamattina Largo del Daino ha cambiato nome e si chiama Largo Pietro Macchiarella. La cerimonia per la nuova intestazione della strada, con la scopertura della targa, è avvenuta alla presenza dell'assessore del Comune di Palermo Giovanna Marano, del sindaco di Ficarazzi Paolo Martorana, del segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e di un nipote del sindacalista, Vincenzo D'Alba. E' la terza delle “vie dei diritti” dedicate a sindacalisti uccisi e simboli dell'antimafia sociale inaugurate a Bonagia.
Da stamattina Largo del Daino ha cambiato nome e si chiama Largo Pietro Macchiarella. La cerimonia per la nuova intestazione della strada, con la scopertura della targa, è avvenuta alla presenza dell'assessore del Comune di Palermo Giovanna Marano, del sindaco di Ficarazzi Paolo Martorana, del segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e di un nipote del sindacalista, Vincenzo D'Alba. E' la terza delle “vie dei diritti” dedicate a sindacalisti uccisi e simboli dell'antimafia sociale inaugurate a Bonagia.
“Oggi abbiamo ricordato Pietro Macchiarella, nostro dirigente sindacale ucciso a Ficarazzi 72 anni fa. Aveva appena 40 anni, era padre di famiglia, e fu ucciso perché, militante della sezione della nostra Camera del Lavoro di Ficarazzi, partecipava con il suo segretario all'occupazione della terra e alla difesa dei diritti dei braccianti- ha ricordato Enzo Campo – Noi con il nostro calendario della memoria da un lato, e con le 19 vie dei diritti che con
Vincenzo D'Alba, nipote di Macchiarella, con Dino Paternostro, responsabile dipartimento legalità Cgil Palermo |
l'amministrazione comunale, su nostra proposta, stiamo realizzando a Bonagia, vogliamo ricordare, strappandoli dall'oblio, tutti i nostri dirigenti sindacali uccisi, antesignani del movimento antimafia, composto da uomini e donne che lottarono per l'affermazione di una cultura del lavoro e che fanno parte della più bella storia d'Italia”.
“Nello scontro con la mafia in Sicilia caddero 70 sindacalisti, 39 tra Palermo e provincia. Nessuno di loro ha avuto giustizia. - aggiunge Campo - Anche per questo vogliamo, che emerga la verità storica e che il ricordo rafforzi la memoria di chi ha lottato a mani nude contro la mafia e si è scontrato per i propri diritti. Il tema dei diritto al lavoro e dei diritti nel lavoro è allora come oggi al centro della nostra azione sindacale. Con la memoria di Macchiarella e di tutti i nostri dirigenti sindacali portiamo avanti le loro battaglie per l'emancipazione, per la dignità e la giustizia. Con questa operazione, diamo onore agli ideali dei tanti militanti del nostro movimento che hanno pagato con la vita il loro impegno quotidiano per i diritti di tutti”.
“Nello scontro con la mafia in Sicilia caddero 70 sindacalisti, 39 tra Palermo e provincia. Nessuno di loro ha avuto giustizia. - aggiunge Campo - Anche per questo vogliamo, che emerga la verità storica e che il ricordo rafforzi la memoria di chi ha lottato a mani nude contro la mafia e si è scontrato per i propri diritti. Il tema dei diritto al lavoro e dei diritti nel lavoro è allora come oggi al centro della nostra azione sindacale. Con la memoria di Macchiarella e di tutti i nostri dirigenti sindacali portiamo avanti le loro battaglie per l'emancipazione, per la dignità e la giustizia. Con questa operazione, diamo onore agli ideali dei tanti militanti del nostro movimento che hanno pagato con la vita il loro impegno quotidiano per i diritti di tutti”.
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