Desidero rivolgere i
miei più sentiti ringraziamenti a quanti, sabato 19 gennaio 2019, sfidando il
freddo pungente, hanno occupato i posti a sedere nella splendida cornice della
cinquecentesca chiesa di san Domenico - scrigno prezioso di opere d’arte e
sede, nei mesi passati di una mostra sulla statuaria lignea di Corleone, che
tanta eco ha avuto in ogni parte di Sicilia - per partecipare alla
presentazione del libro “Corleone nel Tardo Medioevo”, di cui sono autore. In
questi giorni molta gente, e non soltanto di Corleone, ha voluto esprimere il
proprio apprezzamento per il lavoro da me fatto, gratificandomi anche con la
richiesta di acquisto del libro. Quando un appassionato di storia locale, da
anni, occupa molto del suo tempo libero,
recandosi a Palermo a spulciare documenti d’archivio, a comporre
faticosamente ma con determinazione i numerosissimi tasselli che formano il
complicato mosaico degli avvenimenti di una comunità secolare; quando lo stesso
si autofinanzia, totalmente, per sostenere i costi di pubblicazione di un
libro, che mai o molto difficilmente andrà a recuperare, anche il semplice gesto
di un lettore che esprime il suo apprezzamento e che magari compie l’atto generoso
di attribuire un valore economico, oltreché storico e testimoniale al volume, si
trasforma in forza gratificante e rigeneratrice.
A conclusione di questa
esperienza, avendo constatato quanta fatica comporti l’organizzazione di un
evento pubblico, quale è stata la presentazione del libro, desidero inoltre
esprimere il mio apprezzamento in primo luogo per i due relatori, la prof.ssa
Patrizia Sardina e il prof. Ferdinando Maurici per il contributo culturale
portato alla manifestazione e poi anche per quanti si sono adoperati per la
riuscita della stessa, fra i quali, solo per citarne alcuni, voglio ricordare
don Vincenzo Pizzitola, fra Giuseppe Gentile, Giuseppe Puccio, Francesco
Piazza, Francesco Marsalisi.
Arrivederci alla
prossima.
Calogero Ridulfo
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