Le sorelle Napoli |
I carabinieri di Misilmeri hanno arrestato Simone La Barbera, detto 'Il
lungo', Antonino Tantillo, detto 'Nenè' e Liborio Tavolacci. Il caso sollevato
da Repubblica nel settembre dell'anno scorso
Con l'accusa di tentata estorsione nei confronti delle sorelle Irene, Gioacchina e Marianna Napoli, le imprenditrici agricole di Mezzojuso che da anni denunciano minacce e intimidazioni, i carabinieri di Misilmeri hanno arrestato tre persone. In carcere sono finiti Simone La Barbera, detto 'Il lungo', Antonino Tantillo, detto 'Nenè' e Liborio Tavolacci. Le donne, e al loro anziana madre, Gina La Barbera, "sono state oggetto di reiterate violenze e minacce finalizzate a cedere la propria proprietà o la gestione della loro azienda agricola", dicono gli inquirenti. Il caso delle sorelle Napoli era stato sollevato da Repubblica nel settembre dell'anno scorso. VIDEO/ Tre sorelle contro la mafia: "Minacce e raid non ci fermano"
Con l'accusa di tentata estorsione nei confronti delle sorelle Irene, Gioacchina e Marianna Napoli, le imprenditrici agricole di Mezzojuso che da anni denunciano minacce e intimidazioni, i carabinieri di Misilmeri hanno arrestato tre persone. In carcere sono finiti Simone La Barbera, detto 'Il lungo', Antonino Tantillo, detto 'Nenè' e Liborio Tavolacci. Le donne, e al loro anziana madre, Gina La Barbera, "sono state oggetto di reiterate violenze e minacce finalizzate a cedere la propria proprietà o la gestione della loro azienda agricola", dicono gli inquirenti. Il caso delle sorelle Napoli era stato sollevato da Repubblica nel settembre dell'anno scorso. VIDEO/ Tre sorelle contro la mafia: "Minacce e raid non ci fermano"
Le indagini, spiegano gli inquirenti, "hanno permesso di appurare il
taglio sistematico delle recinzioni poste a protezione dell'azienda agricola
delle donne, finalizzato a danneggiare il lucchetto del casolare di campagna
delle Napol in almeno tre occasioni, finanche nell'uccisione dei due
cani". Proprio ieri mattina, le tre sorelle Napoli e il loro legale,
l'avvocato Giorgio Bisagna, avevano annunciato la querela nei confronti di due
persone, tra cui un ex generale dei carabinieri, per diffamazione aggravata
La Repubblica, 22 dicembre 2018
Nessun commento:
Posta un commento