Da sx: Pasqualino Monti e Francesco Giunta |
“Ringrazio il
presidente dell’Autorità si Sistema portuale, Pasqualino Monti, per aver
mostrato, ancora una volta, attenzione nei confronti della nostra città e, in
particolare, riguardo alle prospettive connesse allo sviluppo della struttura
portuale”, ha affermato il sindaco di Termini Imerese, Giunta. “Nel corso dell’incontro abbiamo appreso che il nostro porto,
grazie alle infrastrutture previste, potrà diventare per il trasporto merci e
passeggeri punto di riferimento nel Mediterraneo - ha aggiunto il primo
cittadino – quindi esprimiamo fiducia nella disponibilità del presidente Monti,
nel suo farsi portavoce rispetto alle grandi compagnie di navigazione come
Costa e MSC, affinché i delegati che si occupano della individuazione degli
itinerari da proporre ai croceristi, partecipino al tavolo tecnico realizzato
appositamente dall’amministrazione comunale da me guidata, d’intesa con le
associazioni del territorio che si occupano di promozione turistica, e visitino
il nostro territorio e le nostre bellezze in modo da inserire la nostra città
nei circuiti delle escursioni”.
“Termini – ha detto Monti – deve raccontare se stessa in
maniera diversa rispetto al passato. E per far questo è necessario partire da
una riqualificazione dell’offerta portuale per dimostrare al mercato
affidabilità, efficienza e rapidità nel raggiungere gli obiettivi. Di certo non
riceverà il traffico scartato da Palermo: crediamo molto nel porto termitano e
nella sua capacità di trasformare l’economia della città che paga ancora, a
livello occupazionale, l’abbandono della Fiat. Termini Imerese, fondamentale
nodo viario, è un porto che può dire tanto in termini di traffico, sia merci
che passeggeri, ma non ha i fondali adeguati”.
Ecco perché sono
iniziati gli interventi propedeutici all’incremento del traffico ro-ro per i
collegamenti con il centro e nord Italia, ma anche della crocieristica. Si
lavora per il completamento del molo sopraflutto (il primo stralcio finanziato
con oltre 19 milioni di fondi Accordo di Programma Quadro e il secondo
stralcio, di oltre 22 milioni, con Fondi PON Infrastrutture e Reti), per il
completamento dei lavori del molo sottoflutto (finanziato con circa 30 milioni di euro da
fondi ministeriali), e per il dragaggio a -10, previsto dal Piano regolatore
portuale, per il quale si è alla fase di caratterizzazione, finanziato con 38
milioni e mezzo di Fondi PON Infrastrutture e Reti. Infine è già stata avviata
la realizzazione di infrastrutture e impianti necessari all’attuazione del Port
Facility Security Plan, finanziata con quasi quattro milioni e mezzo di fondi
Stato-Regioni. “Serviranno almeno tre anni – ha concluso Monti - perché il porto di Termini cambi pelle e sia pronto a
ricevere un traffico, passeggeri e merci, in grado di creare ricchezza”.
Intanto lo scalo
termitano ha fatto registrare nel 2018 un aumento del 22% rispetto al 2017 degli
approdi di navi commerciali, passati da 58 a 73.
Termini Imerese, 14
dicembre 2018
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