Ugo Forello |
Un post in difesa dei giornalisti attaccati da Di Maio e Di Battista
provoca la reazione del mondo grillino. Randazzo nuova guida a Sala delle
Lapidi
PALERMO - Il passaggio del testimone era previsto da tempo ma gli eventi
delle ultime ore hanno causato a una "accelerazione", come confermano
fonti qualificate, di quel percorso che porterà Ugo Forello a lasciare il ruolo
di capogruppo M5s al consiglio comunale di Palermo. In pole position
come successore del fondatore di Addiopizzo c'è Antonino Randazzo, il cui nome dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore. Il
"disagio", manifestato più volte dall'ex candidato sindaco
pentastellato rispetto alla linea adottata dal movimento su alcuni temi, si
concretizza con un nuovo post sul profilo Facebook privato di Forello che
interviene sul dibattito innescato dalle parole di Luigi Di Maio e Alessandro
Di Battista contro la stampa. "Nè puttane, nè infami - le parole del
capogruppo - è sempre errato fare di un erba un fascio... E attaccare così
un'intera categoria che è formata, come tutte le altre, e come del resto il
mondo intero, di individui, più o meno, corretti e leali e non...".
Frasi in difesa dei giornalisti che arrivano dopo la presa di posizione di
una settimana fa contro il decreto Sicurezza e immigrazione e che
scavano un solco ancora più profondo con i vertici nazionali pentastellati.
L'effetto immediato del post è quello di catalizzare l'ira di molti
simpatizzanti M5s. C'è chi avverte Forello sul "rischio" di perdere
"il posto" di prossimo candidato sindaco, chi lo invita alle
dimissioni, chi lo bolla come "parassita" e chi lo manda in maniera
colorita "a quel paese". L'accusa maggiore rivolta all'ex candidato
sindaco, che nei giorni scorsi aveva votato in solitudine rispetto al suo
gruppo un Ordine del giorno presentato da Sinistra Comune sul decreto
Sicurezza, è quella di tradimento per avere osato esprimere un pensiero diverso
da quello dei big M5s. Troppa discrepanza tra la guerra messa in atto dai piani
alti del movimento contro i giornalisti, bollati ora come "sciacalli"
ora come "puttane", e la linea 'progressista' che Forello ha sempre
tenuto a Palermo scontrandosi anche con l'allora ex consigliere M5s Igor
Gelarda, poi passato alla Lega, sul terreno dell'immigrazione, e arrivando
a criticare anche il leader siciliano dei pentastellati Giancarlo
Cancelleri .C'è anche chi accusa Forello di essere "un orlandiano" e prevede un suo prossimo transito nelle file che sostengono il sindaco, circostanza al momento non all'ordine del giorno. Non solo accuse, dal mondo M5s di Palermo arrivano anche difese nei confronti colui che guidò l'assalto pentastellato a Palazzo delle Aquile: "Non concordo con Forello - scrive Renato Marchifava, uno tra gli attivisti più conosciuti a Palermo - ma esiste la libertà di opinione".
LiveSicilia.it,
12 nov 2018
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