L'on. Carmelo Miceli |
"Anche perché, nella fattispecie concreta - sottolinea il democratico -, nessuna presa di distanza pubblica dagli orrori commessi dalla mafia è mai giunta da chi oggi accompagna la candidatura dell'esponente 5 stelle, così come forme di partecipazione attiva alle iniziative sociali di contrasto al cancro rappresentato da Cosa nostra. In una terra di mafia non bisogna lasciare adito al dubbio.
Chi lo fa, sta solo rimestando nel torbido, prestando il fianco a quanto di più squallido possa esserci. Dinanzi a tutto questo - chiede Miceli -, i vertici del M5S, quelli dell'onestà e della critica ai candidati impresentabili, i vari Di Maio, Di Battista, Grillo, Casaleggio non hanno nulla da dire? Con quale coraggio questa sera il vice presidente del Consiglio andrà a Corleone a sostenere un candidato che, dopo quella foto, potrebbe ricevere i voti di Cosa nostra? E il ministro dell'Interno, alleato di governo dei pentastellati, l'uomo che non perde occasione per dire che 'la mafia gli fa schifo', non prova imbarazzo, se non ribrezzo? O forse a Corleone la mafia fa meno schifo di altre parti?", conclude il democratico.
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