Il grano siciliano |
Palermo 6 novembre 2018 - “Da anni mi batto per tutelare la granicoltura
siciliana e anche questa volta farò le barricate affinché sia approvata dal
Ministero delle Politiche Agricole la deroga proposta dal mondo granicolo
siciliano per salvare la produzione di grano nella nostra isola”. Ad
annunciarlo è il parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao a
proposito del decreto ministeriale n. 6793 del 18 luglio 2018 sulla produzione
biologica e l’etichettatura. “Quel decreto tra le tante cose - spiega Corrao -
imponeva anche una norma pericolosa: una rotazione colturale contraria alla
storia millenaria della Sicilia e alle regole agronomiche del nostro
territorio, che di fatto avrebbe ridotto la possibilità di seminare il grano
duro da tre a due anni in un quinquennio. Dunque, a conti fatti, una riduzione
stimata del 33% del grano siciliano e il rischio che il vuoto di produzione
fosse colmato con importazioni estere”.
“La Regione Siciliana, che ne aveva avuto la possibilità - sottolinea
l’eurodeputato - non si era opposta in sede di Conferenza Stato-Regioni, ma
fortunatamente il decreto ministeriale prevede che le Regioni possono adottare
specifiche deroghe se supportate da adeguata documentazione scientifica. E
adesso finalmente la parola passa al mondo agricolo, a chi il grano lo conosce
davvero. Giovedì 8 novembre ci sarà un importante tavolo tecnico composto da
esperti, rappresentanti del mondo universitario, enti di ricerca e
sperimentazione e organizzazioni del mondo agricolo. A loro va il mio plauso
per essersi organizzati e mossi compatti per tutelare il biologico siciliano.
La deroga proposta sarà una rotazione colturale che permetta di seminare grano
ad anni alterni, ripristinando così il ciclo agronomico naturale
dell’agricoltura siciliana che da millenni è fondata sulla rotazione frumento –
fava o frumento - sulla”.
“Seguirò in prima persona questo iter - aggiunge Corrao - così importante e
cruciale e sono certo che il Ministero saprà ascoltare le istanze del
territorio ben supportate da basi scientifiche e approverà la proposta di
deroga. E’ importante dare immediatamente certezze ai cerealicoltori
adesso, che si trovano nel periodo prima delle semine” - conclude
l'europarlamentare.
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