La scelta di
trasferire i migranti ospiti nello Sprar di Riace presso altre strutture lo
riteniamo un grave errore.
Attraverso
una circolare, il Ministero dell’Interno ha disposto il trasferimento di quella
che è a tutti gli effetti una comunità e che a questo punto produrrà effetti
terribili per gli uomini e le donne che hanno trovato un approdo sicuro in quei
luoghi. Un conto è
chiedere ed avere rendicontazioni e giustificativi sull’utilizzo delle risorse
e trasparenza su tutti gli atti amministrativi da parte dell’amministrazione
comunale, altra cosa è smantellare il "modello Riace", simbolo di
accoglienza diffusa che ha rianimato un paese morente e promosso processi di
integrazione che hanno favorito la serena convivenza tra culture ed etnie
diverse, rendendola un fattore di sviluppo oltre che un valore, un’esperienza
importante di accoglienza per persone che scappavano via da guerre ,violenze e
persecuzioni. Si attacca Riace per colpire tutto il modello Sprar.
Un’azione di
questo tipo rappresenta una lesione dei diritti umani. Riteniamo
imprescindibile rispettare gli obblighi di protezione internazionale prevista
dai trattati e dalla costituzione italiana.
Bisogna
evitare che si ripetano azioni che rischiano solo di alimentare conflitto
sociale e irragionevole odio contro gli stranieri ed ogni forma di diversità.
Chiediamo a
tutte le persone che credono in un modello sociale di accoglienza ed
integrazione come quello sperimentato positivamente a Riace, di far sentire la
propria voce.
Cgil-Cisl-Uil
Nessun commento:
Posta un commento