Claudio Fava |
La Digos ha provveduto al sequestro. La commissione Antimafia
presieduta dal giornalista catanese sta conducendo inchieste sul caso Montante
e su via D'Amelio
Stamani è stata recapitata al presidente della commissione antimafia
regionale Claudio Fava una busta contenente un proiettile calibro 7,65. La
Digos ha già provveduto al sequestro ed ad avviare le indagini. Il proiettile è stato consegnato a Fava all'Ars.
Il presidente dell'Antimafia sta conducendo un'inchiesta parlamentare sul caso
Montante e sui
depistaggi di via D'Amelio. La
settimana scorsa, su proposta della commissione presieduta da Fava, l'Ars ha approvato
una legge che impone ai
parlamentari di dichiarare l'eventuale appartenenza alla massoneria. "Si
tratta di un atto vile e indegno
di un Paese civile", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini, manifestando la volontà di incontrare al più presto Fava.
di un Paese civile", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini, manifestando la volontà di incontrare al più presto Fava.
"Sono solidale con il presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava - afferma il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè - Esprimo massima solidarietà, anche a nome dell'intero Parlamento siciliano, all'onorevole Fava vittima dell'ennesimo preoccupante episodio intimidatorio, che rivela un clima di odio che va condannato. Siamo certi che Fava proseguirà nel suo impegno politico di denuncia e per l'affermazione della legalità, senza lasciarsi turbare da questo vile episodio". "Al presidente Fava - aggiunge il presidente della Regione Nello Musumeci - va la convinta solidarietà e la vicinanza del governo regionale. Episodi di intimidazione grave come questo vanno condannati, senza tentennamenti. Evidentemente c'è ancora chi pensa che con le minacce si possa cambiare il corso delle cose". Solidarietà anche dall'Unci, dai gruppi Fi, Pd e M5S, dal senatore Davide Faraone, dall'europarlamentare Giovanni La Via, da Articolo 1 e da numerosi politici di tutto l'arco costituzionale.
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