Lo sfoglio polizzano |
Lo scorso 4
ottobre il Comune di Petralia Soprana ha assegnato la denominazione Deco ad un
prodotto tipico del Comune di Polizzi Generosa, lo sfoglio, senza tutelarne
l'origine, l'autentica ricetta, il vero nome e soprattutto i prodotti con i
quali va confezionato. E' un vero e proprio furto ai danni della comunità
polizzana e per questo, nella qualità di sindaco di Polizzi Generosa, rilascio
le seguenti dichiarazioni agli organi di stampa:«Lascia senza parole apprendere che
il comune di Petralia Soprana abbia certificato fra i prodotti a marchio
comunale Deco lo sfoglio chiamato delle Madonie. Ho deciso di intervenire
pubblicamente perché voglio portare all'attenzione del territorio madonita una
vicenda che sa dell'incredibile.
Le denominazioni comunali sono un
riconoscimento che l'amministrazione concede ad un prodotto collegato al
territorio per valorizzare tradizioni agroalimentari. Condivido l'idea del
Comune di Petralia Soprana di istituire un registro Deco presso il proprio
Comune. Riconoscere un prodotto nel territorio comunale, però, non può
significare per nessun motivo rubare questo prodotto ad un comune dello stesso
territorio.
Non posso accettare in silenzio,
quindi, la scelta di iscrivervi quello che viene chiamato "Sfoglio
madonita" perché nel tentativo di valorizzare una discutibile tradizione
del comune di Soprana si lede una chiara e storica tradizione del comune di
Polizzi Generosa. Il tentavo di rubarci lo sfoglio di Polizzi si cela dietro
diverse contraddizioni che si possono leggere nel disciplinare di produzione e
commercializzazione di questo fantomatico sfoglio.
La prima contraddizione riguarda la
denominazione del prodotto che non appare chiara. Non si capisce, infatti, come
mai quello che viene chiamato in dialetto "U sfuogghiu da Soprana"
viene poi definito in Italiano "lo sfoglio Madonita". Se esiste una
tradizione che va sotto il nome di "U sfuogghiu da Soprana" sarebbe
stato corretto denominare questo prodotto in Italiano: "Lo sfoglio di
Soprana". Non è stato così perché non esiste alcuna tradizione di sfoglio
a Soprana. Ed anzi questo nome viene stravolto ancora di più quando nella
delibera di giunta diventa "Sfoglio delle Madonie". Cosa si vuole
tutelare con questa confusione di nomi? Lo sfoglio di Soprana che non esiste?
Lo sfoglio madonita che non esiste? Lo sfoglio delle Madonie che non esiste?
La seconda contraddizione riguarda
le lacune storiche che si trovano sempre nel disciplinare di produzione e
commercializzazione di questo fantomatico sfoglio. Basta leggere l'articolo che
riguarda la ricerca storica del prodotto. Viene detto, infatti, che la sua
origine risale al XV secolo quando veniva preparato all'interno dei monasteri
madoniti. Affermazione molto generica. Bisognerebbe dire quali sono
questi monasteri e soprattutto quale monastero avrebbe portato la tradizione a
Petralia Soprana. Il disciplinare non lo può dire perché questo Monastero di
Petralia Soprana non esiste.
La terza contraddizione si trova
sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo
fantomatico sfoglio e riguarda l'elenco degli ingredienti di questo sfoglio
madonita. In questo caso, infatti, la tuma della quale si parla nei cenni
storici del prodotto diventa il formaggio fresco che si elenca fra i suoi
ingredienti. Come si può confondere la Tuma con un generico formaggio fresco da
utilizzare negli ingredienti? Il vero sfoglio si confeziona con la tuma.
Affermare come fa il Comune di Petralia Soprana che si confeziona con del
formaggio fresco è un grosso errore che non tutela il prodotto
"Sfoglio". Un errore del genere si può commettere solo quando non c'è
alcuna tradizione e si ruba ad un comune che la possiede. E' bene chiarire,
infatti, che quando si iscrive un prodotto nei registri comunali Deco occorre
tutelare anche i suoi ingredienti. Non è così per quanto riguarda questo
fantomatico sfoglio. La Tuma, con cui si confeziona lo sfoglio, infatti, è un
formaggio tipico siciliano prodotto con latte ovino, vaccino o da una mistura
di essi. Il formaggio fresco, ingrediente del fantomatico Sfoglio madonita,
invece, è una espressione troppo generica. Significa che paradossalmente per
confezionare questo fantomatico sfoglio madonita si potrà anche utilizzare,
perché formaggio fresco, la mozzarella fresca, la ricotta, la crescenza e la
rabiola. Prodotti che in alcuni casi non hanno niente a che vedere con il
nostro territorio.
In conclusione mi chiedo come si
possa valorizzare un prodotto tipico di un comune ledendo la tipicità di un
prodotto come lo sfoglio di Polizzi che ha una sua tradizione, una propria
ricetta e soprattutto non si produce dal 1995 come accade con lo sfoglio
madonita, data che viene indicata sempre nel disciplinare di produzione e
commercializzazione di questo fantomatico sfoglio.
Ci attiveremo in tutte le sedi per
difendere le ragioni della comunità di Polizzi Generosa e tutelare la
tradizione dei suoi maestri pasticceri che da secoli confezionano e producono
lo sfoglio.
Il comune di
Polizzi non può accettare che un dolce inimitabile come il suo sfoglio finisca
in un elenco comunale come quello di Petralia Soprana che non tutela il nome,
gli ingredienti e la tradizione.
Giuseppe Lo
Verde
sindaco di Polizzi Generosa
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