Una fase del sequestro dei cardellini |
E’ il frutto di due distinte operazioni di servizio dei Carabinieri del
Nucleo CITES - Centro Anticrimine Natura di Palermo.
Il Primo in ordine temporale è stato effettuato a Palermo nel quartiere
“Villaggio Santa Rosalia” dove i Carabinieri hanno notato sul balcone di una
privata abitazione delle gabbiette contenti alcuni esemplari di avifauna
selvatica di“Carduelis Carduelis” (nome comune Cardellino). A
seguito del successivo controllo, i militari hanno accertato che gli animali
erano privi di anello identificativo o di altro sistema di marcaggio. Il
proprietario T.s. 51enne palermitano, volto noto agli operanti perché già
deferito per reati analoghi, non è stato in grado di fornire la documentazione
attestante la legittima detenzione. Per questa ragione è stato deferito in
stato di libertà ai sensi dell’art. 727 bis c.p. per aver detenuto esemplari
appartenenti ad una specie animale selvatica protetta. I 6
esemplari, seguito visita veterinaria, sono stati giudicati idonei alla
liberazione e, come disposto dall'Autorità Giudiziaria sono stati rimessi in
natura presso il parco D’Orleans.
Ieri i militari della Compagnia Carabinieri di Lercara Friddi coadiuvati
dai Carabinieri Forestali del Nucleo CITES del Centro Anticrimine Natura di
Palermo, impegnati in un’attività di prevenzione e repressione a tutela della
conservazione del patrimonio di biodiversità nel comprensorio lercarese, hanno
effettuato un’accurata perquisizione all’interno di un magazzino rurale,
rinvenendo all’interno di una angusta gabbia ben 20 esemplari di cardellini.
L’attività, preceduta da un periodo di osservazione svolto dall’Arma locale, ha
consentito di rintracciare un magazzino rurale in contrada Friddi dove erano
stati nascosti i 20 piccoli fringillidi, specie particolarmente protetta ai
sensi dell’art. 2 della Legge 157/92 e dalla convenzione internazionale di
Berna del 1979, in merito alla conservazione della vita selvatica e dei suoi
biotopi in Europa.
Il proprietario del deposito, F.c. lercarese 50enne è stato deferito in
stato di libertà e dovrà rispondere di ricettazione e detenzione di animali in
condizioni incompatibili e produttive di gravi sofferenze. I cardellini al
momento in fase di muta stagionale del piumaggio, sono stati rinvenuti
all’interno di una gabbia angusta e in condizioni di grave sofferenza tali da
impedire loro non solo di volare ma anche di muoversi all’interno. Tutti gli
esemplari sono stati sottoposti a visita medico veterinaria dal personale del
U.O.T. Veterinario di Lercara Friddi, che ne ha attestato l’idoneità alla
immediata re-immissione in natura nei boschi dei Monti Sicani che circondano
l’abitato lercarese.
Le recenti attività, si inseriscono nell’ambito di una più ampia serie di
controlli che i Carabinieri Forestali hanno avviato al fine di assestare un
duro colpo alla commercializzazione, specie all’interno dei mercati del
capoluogo palermitano, di esemplari di cardellino, verosimilmente utilizzati
come richiami vivi per attuare l’odiosa pratica dell’uccellagione.
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