Un momento della commemorazione |
Nella mattina
dell’8 settembre la Commissione straordinaria ha voluto ricordare l’uccisione
del Carabiniere Scelto Clemente Bovi, in servizio presso la Caserma di
Caltabellotta (AG), ucciso 59 anni fa da un gruppo di banditi per difendere
alcune persone. Erano presenti
alla cerimonia di apposizione della corona la dottoressa Giovanna Termini,
Presidente della Commissione straordinaria, il figlio del militare ucciso, Vito
Andrea che all’età dell’uccisione del padre aveva appena tre mesi, il
Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale, tenente colonnello Luigi De
Simone, il Dr. Vito Filippo Barone Sindaco di Ciminna, paese natio del giovane
militare.
L’8 settembre 1959 il Carabiniere Scelto
Clemente Bovi lasciò la giovane moglie e il figlioletto a Ciminna, dove erano
in corso le celebrazioni del Santo Patrono, per fare rientro alla Stazione dove
prestava servizio. Lungo il percorso affrontò con coraggio e determinazione un
gruppo di banditi che avevano rapinato alcune persone lungo la strada statale
118 a 6 km da Corleone. Dopo aver ucciso un malvivente e feritone un altro, fu aggredito
da altri quattro assassini che aprirono il fuoco uccidendolo con una fucilata.
Il sacrificio
della vita del Carabiniere Bovi è stato premiato con la Medaglia d’oro al Valor
Militare.
Il figlio
ricorderà il padre dedicando alla figura paterna il libro “Un eroe semplice”.
Dai ricordi di
Di Vita Giuseppe:
Era passata da poco l’una di notte,
tornavamo da Palermo con amici. Affrontiamo la curva del Casale e
successivamente il rettilineo; nell’affrontare la curva detta Moscato ci
accorgiamo che dei grossi massi ostruiscono la strada. Ci fermammo con una
frenata brusca e fummo attirati da quattro persone mascherate armate di fucili e
pistole. Ci fecero scendere e mettere a pancia a terra e ci rapinarono dei
nostri averi. Nell’auto con me c’era il mio amico Piero La Bianca impiegato
dell’allora SIP che oltre all’orologio non aveva una lira e per questo i
banditi lo bastonarono e gli dissero “A questa età non ti vergogni a camminare
senza soldi?” A me tolsero l’orologio e 14.000 lire…..dopo appena una decina di
minuti sentimmo una macchina arrivare a velocità…..era la 1100 dell’autista del
Carabiniere Bovi che vedendo con le luci della macchina la nostra auto ferma si
buttò a destra nel ciglio della strada; nel buio, sentiamo degli spari prima di
pistola e poi di fucili, dopo i primi secondi di smarrimento ci fu un silenzio
assoluto. Ci alzammo accendendo le luci della nostra macchina…i banditi erano
fuggiti, più avanti c’erano una decina di persone che erano state bloccate
prima di noi. In quel momento ci siamo accorti che il Carabiniere Bovi giaceva
ai margini della strada colpito da una fucilata alla schiena dopo che lui aveva
ucciso un bandito e ferito un secondo ma ahimè non aveva potuto scampare ad un
altro bandito che era dietro di lui…
A quel punto tolti i massi siamo andati
di corsa alla Caserma dei Carabinieri di Corleone…LA
COMMISSIONE STRAORDINARIA
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