Massimo Verdastro oggi |
Sabato primo settembre alle
18.30 al Centro internazionale di fotografia dei Cantieri culturali alla Zisa
inaugura la mostra fotografica “Sguardi d'attore” e alle 21, al circolo arci
Tavola Tonda (padiglione adiacente), va in scena la performance “Padiglione
Verdastro”, una produzione Palermo Pride, Compagnia Massimo Verdastro e Centro
Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia. L'attore e regista Massimo Verdastro celebra i quarant'anni
di carriera insieme al Palermo Pride con due eventi che legano l'immaginario
teatrale della parola alle immagini di scena.
“Festeggiamo il Pride con un evento importante: 40 anni di
carriera di Massimo – commenta Massimo Milani, coordinatrice del Palermo Pride
– è un grande amico del Pride e partecipa sin dal primo anno, il 2010. Tra i
grandi meriti che gli riconosciamo c'è quello di tenere in vita la parola di
Nino Gennaro: una voce scomoda e attuale che Verdastro porta in giro per tutta
l'Italia, siamo felici di sottolinearlo oggi più che mai, perché in questa
situazione politica la voce di Gennaro assume un valore ancora più profondo per
la democrazia e per i diritti di tutti”. Massimo Verdastro ieri |
Padiglione Verdastro.
Quarant'anni di teatro tra immagini, parole e visioni
Sabato primo
settembre alle 18.30 al Centro internazionale di fotografia dei Cantieri
culturali
alla Zisa inaugura la mostra fotografica “Sguardi d'attore” e alle 21, al circolo
arci Tavola Tonda (padiglione adiacente), va in scena la performance
“Padiglione Verdastro”, una produzione Palermo Pride, Compagnia Massimo
Verdastro e Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia.
L'attore e
regista Massimo Verdastro celebra i quarant'anni di carriera insieme al Palermo
Pride con due eventi che legano l'immaginario teatrale della parola alle
immagini di scena. La performance (ingresso gratuito – sabato primo settembre
ore 21.30 circolo arci Tavola Tonda). “Padiglione Verdastro” è di e con Massimo
Verdastro con la collaborazione di Giuseppe Sangiorgi, le luci di Marcello D’Agostino
e il suono di Marco Ortolani. La regia è di Massimo Verdastro.
Sulle parole
di Nino Gennaro, Carlo Emilio Gadda Ettore Petrolini, Sandro Penna, Elio Pecora
e Petronio nasce un padiglione in cui l’attore e regista parla di se stesso
nelle parole di altri autori in una personale stanza della memoria piena di
echi del Novecento. Dalle “divine” palermitane di Nino Gennaro al “Ku-ce”
Mussolini, disegnato con il ferro e con il fuoco da Carlo Emilio Gadda nel suo
Eros e Priapo, dalla follia linguistica di Petrolini, alla follia quieta
d’amore di Sandro Penna, fino alla babele linguistica del Satyricon ispirato al
capolavoro di Petronio Verdastro offre un caleidoscopio di voci, storie,
visioni che hanno “abitato”, in quarant'anni di scorribande su e giù per il
mondo, il pensiero scenico di un attore e regista lontano da schemi e
convenzioni, alla continua ricerca di quella materia verbale a lui necessaria,
che proviene sovente dalla pagina letteraria e poetica.
La mostra (ingresso
gratuito – vernice sabato primo settembre alle 18.30 poi visitabile tutti i
giorni tranne il lunedì dalle 9.30 alle 18.30, la mostra è allestita fino al 28
settembre). “Sguardi d'attore” è l'allestimento di fotografie in bianco e nero
scattate tra il 2983 e il 2003 che raccontano la carriera di Verdastro tra amici
e colleghi, palcoscenici e dietro le quinte, immagini che evocano le atmosfere
fumose e magiche delle scene e dei meccanismi umani e tecnici che come
un'orchestra sono il teatro. “Le fotografie che ho scelto sono state realizzate
con la mia amata Pentax MX – spiega Massimo Verdastro - il desiderio di
esporle, dopo che per tanti anni sono rimaste chiuse in un cassetto, è nato
dalla volontà di condividere con altri alcuni frammenti della mia vita teatrale
scandita da grandi amicizie e amori: alcuni duraturi, altri interrotti, altri
ancora in seguito dimenticati”.
È a Palermo
che Verdastro si inizia a interessare alla fotografia: siamo alla fine degli
anni Settanta e l'attore è stimolato soprattutto dall’amicizia e dalla frequentazione
con Letizia Battaglia. Le foto colgono alcuni momenti fuori della scena e per
lo più sono ritratti di amici e colleghi teatranti: tra i momenti immortalati
alcune fasi dello spettacolo “Tito Andronico” di William Shakespeare e diretto
da Peter Stein e della memorabile messa in scena de “Gli ultimi giorni
dell’umanità” di Karl Kraus per la regia di Luca Ronconi. “Festeggiamo il
Pride con un evento importante: 40 anni di carriera di Massimo – commenta
Massimo Milani, coordinatrice del Palermo Pride – è un grande amico del Pride e
partecipa sin dal primo anno, il 2010. Tra i grandi meriti che gli riconosciamo
c'è quello di tenere in vita la parola di Nino Gennaro: una voce scomoda e
attuale che Verdastro porta in giro per tutta l'Italia, siamo felici di
sottolinearlo oggi più che mai, perché in questa
situazione
politica la voce di Gennaro assume un valore ancora più profondo per la
democrazia e
per i diritti di tutti”.
Massimo
Verdastro.
(Roma 1957)
attore e regista, ha alle spalle una lunga e intensa attività teatrale iniziata
a Roma nel 1977. Ha lavorato, tra gli altri, con Peter Stein, Luca Ronconi,
Federico Tiezzi, Michele Perriera, Silvano Bussotti, Giancarlo Nanni, Mauro Avogadro,
Roberto Andò. A Firenze dal 1991 ha operato per diversi anni con la Compagnia
Krypton di Giancarlo Cauteruccio al Teatro Studio di Scandicci. Dal 1995
collabora intensamente con i Magazzini, oggi Compagnia Lombardi-Tiezzi,
partecipando ai numerosi spettacoli diretti da Tiezzi. Ha ottenuto il premio
UBU 2002 come migliore attore non protagonista per l'Amleto di Giovanni
Testori, nella messa in scena di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi. Nel 1999 fonda
a Firenze, con la cantante Francesca Della Monica, la Compagnia Verdastro-Della
Monica, con la quale realizza spettacoli e laboratori, fra cui De Profundis-Una
ballata per
Oscar Wilde,
scritto con Luca Scarlini, il concerto scenico Molly B e le rose di Gibilterra,
interpretato da Francesca Della Monica, con musiche originali di Riccardo
Vaglini. La Strada verso Colono, da Sofocle e Elsa Morante, è frutto di un
laboratorio teatrale promosso dall'ETI a San Giuseppe Jato e, recentemente, a
Napoli, a Galleria Toledo, ha interpretato e diretto, assieme alla regista
Laura Angiulli, lo spettacolo Super Elio Gabbaret-bestiario romano, scritto con
Luca Scarlini.
Nessun commento:
Posta un commento