MICHELE
SERRA
Se sale lo
spread, è colpa delle lobby finanziarie che ci ricattano. Se arrivano i
migranti, è colpa del piano di sostituzione etnica ordito da Soros. Se
l'economia va male, è colpa dell'euro. Se l'Europa ci sanziona, è colpa
dell'Europa. Se Salvini è inquisito, è colpa dei giudici. Se lottizzano la Rai,
è colpa di chi l'ha lottizzata prima. Se un ministro parla come il ragionier
Filini, è colpa di chi glielo fa notare per screditare il popolo. Se la mafia
prospera, è colpa di Gomorra. Se la situazione precipita, la colpa è della
situazione.
Questo
governo è il delitto perfetto.
Avanza
protetto da una corazza di alibi mai vista al mondo. Qualunque disgrazia lo
attenda (ovvero: ci attenda) non solo non gli sarà imputabile, ma varrà come la
prova dell'esistenza del Male che vuole nuocere al Bene. Si adatta
splendidamente al governo gialloverde la celebre tirata di John Belushi (nei
Blues Brothers) di fronte alla fidanzata inferocita, che vuole ucciderlo per
essere stata abbandonata davanti all'altare: "Non è stata colpa mia. Non
ti ho tradito, ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i
soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c'era il
funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una
tremenda inondazione, le cavallette, non è stata colpa mia!" Il problema è
che la fidanzata gli crede. Si commuove, depone il fucile e lo bacia.
L’Amaca del 29 agosto 2018