Suor Maria Cira Destro
Quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario della morte della sorella
Corleonese, suor Maria Cira Destro, una persona morta in odore di santità.
Nella sua esistenza terrena, si distinse per umiltà, massima religiosità e
ubbidienza, a 19 anni, nel 1801, entro nel monastero dell’annuziata (Batia
nuova) di Corleone, il 10.10.del 1802, vesti l’abito monacale e dopo un anno di
noviziato precisamente il 07.04.1804, prese i voti di professione dell’ordine
francescano. Delle sue virtù di taumaturgo e delle doti sopranaturali, vengono riportate
nei tanti documenti cartace lasciataci da persone suoi coetanei, in archivio
della nostra madre chiesa di san Martino vi sono diverse testimonianze, oggi
oggetto di studi, ve ne sono anche nell’ archivio diocesano di Monreale.
La suora nella sua travagliata esistenza, e stata circondata da amici che
le sono state vicini come il decano Benedetto Canzoneri, Il Vescovo vicario di
Monreale Mons. Gravina, il can. Giovanni Sanicola vicario Foraneo di
Bisacquino, di cui esiste una lettera testimonianza della buona condotta di
detta sorella, scritta di proprio pugno, ecc..
Vi sono stati anche molti personaggi che hanno visto del negativo e non
mancarono a perseguitarla in diversi modi, fra i tanti vi fù l’influente
vicario foraneo, can. Giuseppe Bentivegna, persona acuta, ambiziosa e molto
affaccendato a tessere trame dentro il capitolo della collegiata, assieme
all’abatessa Maria Angela Ansalone che reggeva le sorti del monastero in quel
periodo
È in progetto una pubblicazione che al più presto verrà messo alle stampe,
un lavoro frutto di una ricerca di documenti inediti che metteranno luce e
certezze sulla personalità di questa nostra sorella, valorizzandola nel giusto
modo di cui merita, visto che ancora oggi nei confini di questa personalità vi
sono dei contorni dove bisogna fare una certa chiarezza, in quanto attorno ad
essa vi sono state ricamate dal popolo fantasie e superstizioni che ne hanno
fatto offuscare l’immagine..
1 commento:
Ogni profeta non é mai ben accetto nella propria patria
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