Per 150 ragazzi dai 7 ai 13 anni, sport, inclusione,
laboratori
(ANSA) - ROMA, 29 MAG - San Luca è un comune della provincia di Reggio Calabria di neanche 4000 anime. E' considerato il cuore della Ndrangheta calabrese, teatro della tristemente famosa "Faida di San Luca" ed è commissariato da anni anni. Per le prossime elezioni del 10 giugno, nessuna lista è stata presentata, dunque non si voterà. In questo scenario così complicato, cittadini e organizzazioni della società civile hanno trovato la forza e il coraggio di reagire e guardare avanti. A partire dai più giovani, i ragazzi che vanno a scuola.
(ANSA) - ROMA, 29 MAG - San Luca è un comune della provincia di Reggio Calabria di neanche 4000 anime. E' considerato il cuore della Ndrangheta calabrese, teatro della tristemente famosa "Faida di San Luca" ed è commissariato da anni anni. Per le prossime elezioni del 10 giugno, nessuna lista è stata presentata, dunque non si voterà. In questo scenario così complicato, cittadini e organizzazioni della società civile hanno trovato la forza e il coraggio di reagire e guardare avanti. A partire dai più giovani, i ragazzi che vanno a scuola.
Così l'anno scorso è nato il progetto "Olimpiadi della
legalità" che mette insieme una serie di organizzazioni: Auser Calabria,
Auser "noi ci siamo" di Bovalino, la Cgil, l'Istituto Comprensivo di
San Luca, il Comune, l'Associazione Nazionale Calciatori. Sul campo dello
stadio comunale di San Luca ragazzi dai 7 ai 13 anni non solo giocano a calcio
ma si sperimentano in un vero e proprio percorso educativo-sportivo dove al
centro c'è la legalità e la tutela della salute. Si corre, si suda, si
palleggia, ci si diverte ma soprattutto si impara a stare insieme e a
rispettare le regole. Un mix virtuoso e positivo di educazione sportiva,
inclusione sociale ed etica. Per il secondo anno consecutivo, nei mesi di
maggio e giugno, circa 150 ragazzi e ragazze delle scuole di San Luca
trasformano l'atmosfera del paese in cui vivono. La rivoluzionano. Il programma
è fitto, l'attività sportiva e quella educativa si intrecciano. Gli allenamenti
vengono utilizzati per associare la tecnica del gioco ai valori proposti
durante i laboratori educativi che hanno come filo conduttore il fair play, il
rispetto delle persone, i diritti e i doveri. Lo staff tecnico è formato da
allenatori specializzati, danno man forte ex calciatori e tecnici di lunga
esperienza. Ma in queste specialissime Olimpiadi non c'è solo lo sport.
Diventano una vetrina dove San Luca e i suoi abitanti possono esprimere
vitalità ed eccellenze culturali all'insegna del recupero delle vecchie
tradizioni. Ecco allora i laboratori di ceramica, di artigianato, corsi per
imparare l'antica arte della tessitura a mano sotto la guida attenta ed esperta
degli anziani. Così fra un palleggio e l'altro, fra una manipolazione d'argilla
e una gara di calcetto, c'è tutta una comunità che ragiona su una parola:
legalità. "Le Olimpiadi di San Luca - dice Francesco Mungari presidente di
Auser Calabria - mescolando lo sport con gli incontri culturali, sono in grado
di trasmettere valori positivi come l'osservanza delle regole non come l'eccezione
bensì come la normalità".
Redazione ANSA ROMA, 29 maggio 2018
Redazione ANSA ROMA, 29 maggio 2018
Nessun commento:
Posta un commento