Emanuele Lauria
Cercasi il Pd siciliano disperatamente. In queste calde giornate
pre-elettorali il partito democratico fa parlare solo per la sua assenza. C’è,
anzi non c’è un segretario: Fausto Raciti già due mesi fa ha detto che reputa
il suo mandato concluso ma non si è dimesso. C’è, anzi non c’è, un simbolo: chi andrà alle urne a Trapani
e Catania, due dei principali Comuni interessati dal voto del 10 giugno,
non lo troverà. C’è, anzi decisamente non c’è, una presa di posizione (un
commento, una noticina, magari un tweet) sulla vicenda Montante, che rivela
come il primo presidente di centrosinistra eletto nella storia della Sicilia
sia stato eterodiretto non dal Pd ma da un imprenditore senza scrupoli che
indossava la maschera della legalità. C’è, anzi non c’è il Pd, nel dibattito
politico attorno alla giunta regionale e al suo presidente Nello Musumeci, che
non sembra brillare per attivismo.
Resta un unico dubbio: ci sono ancora gli elettori? E che ne pensano di
questo prolungato silenzio?
La Repubblica Palermo, 27 maggio 2018
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