FIRENZE - I Romeo e Giulietta del Duemila si mettono in scena contro le
mafie. La Regione Toscana costruisce, nel nome di Shakespeare, un ponte della
legalità tra le scuole del Chianti e Corleone. Si chiama "R&J
Lab" ed è un progetto finanziato dalla Toscana che vede protagonisti gli
studenti di Barberino, Tavarnelle e Corleone. Le Compagnie teatrali del Regina
Margherita di Marcialla e del Teatro Riflesso di Colle Val d'Elsa, insieme ai
volontari del Circolo La Rampa di Tavarnelle, saranno nelle scuole toscane e
siciliane per condurre laboratori e realizzare spettacoli teatrali basati
proprio sulla tragedia di Verona che racconta di come l'amore incondizionato,
ostacolato dall'odio tra due famiglie nemiche, possa nascere il senso di
giustizia.
"Non ci vuole niente a distruggere la bellezza, diceva Peppino
Impastato nel film I cento passi", ricorda l'assessore regionale alla
legalità Vittorio Bugli. "La bellezza però è un'arma potente, per
leggere il mondo ed anche per avere l'ambizione di provare a cambiarlo. Questo
progetto, che porta la bellezza del teatro nelle scuole toscane e siciliane,
spinge i nostri ragazzi a farsi protagonisti del cambiamento. La Regione
Toscana sostiene varie esperienze che si basano proprio sul coinvolgimento in
prima persona dei ragazzi, ad esempio i campi di lavoro nei terreni confiscati
alle mafie, per dar loro esperienza diretta di realtà che difficilmente
potrebbero mai essere capite solo attraverso lo studio o la lettura. Non
possiamo solo raccontare, è sentendosi protagonisti che i ragazzi potranno
provare empatia, immedesimarsi in valori ‘buoni' ed essere pronti al
cambiamento. Parafrasando Shakespeare, una rosa è una rosa, comunque la si
chiami. E la lotta alla mafia è la lotta alla mafia, con qualunque strumento la
si faccia".
"R&J Lab" è promosso dalla Regione Toscana con il bando
‘Cittadini responsabili a scuola e nella società' e si inserisce nell'ambito
di Giovanisì,
il progetto regionale per l'autonomia dei giovani.
Le compagnie e le relative scuole di teatro delle associazioni Marcialla
del Teatro Regina Margherita di Barberino Val d'Elsa e Teatro Riflesso di Colle
Val d'Elsa hanno elaborato un'operazione culturale di ampio respiro che si
avvale del linguaggio teatrale e di un ciclo di attività laboratoriali per
coltivare temi e percorsi di legalità nelle scuole. L'obiettivo è l'attivazione
di un dialogo incentrato sulla cooperazione e la condivisione di esperienze,
duraturo nel tempo, che si alimenta di scambi e spettacoli teatrali, tra gli
istituti e le comunità scolastiche di Barberino Val d'Elsa, Tavarnelle Val di
Pesa, Colle Val d'Elsa e Corleone. Il progetto vede tra i partner il Circolo Arci
La Rampa di Tavarnelle e Fior di Corleone, associazione nata per la promozione,
la valorizzazione e la tutela dei produttori onesti del territorio corleonese,
l'Istituto comprensivo Don Milani di Barberino e Tavarnelle.
"Il testo - spiega Sara Innocenti, presidente dell'associazione
culturale Marcialla - offre molti spunti di riflessione fra le situazioni di
conflitto descritte e la società attuale, in particolar modo il contesto
sociale complesso dei territori dove è forte la concentrazione di organizzazioni
di stampo criminale e mafioso. Da quest'idea nasce la nostra esperienza di
laboratorio nelle scuole di Corleone". Il laboratorio è articolato in un
ciclo di incontri che ha permesso agli studenti di confrontarsi con il testo
originale, il contesto storico e i vari momenti narrativi della tragedia. I
ragazzi hanno lavorato con metodi teatrali e tecniche di improvvisazione, volti
a ricostruire i momenti più significativi della tragedia.
"Perché Corleone? Perché crediamo sia una realtà in cui c'è un profondo
bisogno di esprimere teatralmente la verità delle cose – aggiunge Alessandro
Scavone, direttore di Teatro Riflesso – abbiamo scelto questo testo in quanto
contiene svariate analogie rispetto ai temi della contemporaneità". Il
progetto che ha previsto una fase di laboratorio nelle scuole di Corleone
proseguirà con l'organizzazione di un campus teatrale di quattro giorni in
Toscana, in programma a novembre 2018". In questo secondo atto, che pone
al centro i ragazzi siciliani ospiti delle famiglie dei coetanei toscani, i
giovani saranno coinvolti nell'allestimento di uno spettacolo conclusivo
liberamente ispirato alla tragedia di Shakespeare.
"La cultura e il lavoro - precisa Maurizio Pascucci dell'associazione
Fior di Corleone - sono strumenti efficaci per contrastare l'affermarsi di un
consenso mafioso spesso estorto scambiando favori con diritti. La scuola è il
luogo ideale dove l'affermarsi di buone pratiche culturali producono buona
qualità della vita. Bravi artisti teatrali e qualificati insegnanti dono i
protagonisti di una nuova primavera corleonese. Questo vale a Corleone ma anche
in Toscana dove l'infiltrazione mafiosa è sempre più diffusa e presente. La
presenza protagonista del Circolo Arci La Rampa ci spinge a pensare la
promozione di una Casa del Popolo a Corleone".
"Per noi rappresenta un dovere e una responsabilità civile – dichiara
il presidente del Circolo Anna Canocchi – parlare di legalità agli studenti
attraverso il teatro è fondamentale per la crescita del nostro paese; un
percorso quello sulla promozione dei diritti che portiamo avanti da anni e ci
ha dato modo, accogliendo e operando insieme ai soci e agli amici di Corleone,
di comprendere il senso più profondo del fare antimafia".
"La storia dell'amore impossibile di Romeo e Giulietta – commenta il
presidente dell'Unione comunale del Chianti fiorentino David Baroncelli - opera
tra le più celebri del teatro di tutti i tempi, è il testo-simbolo che ha
girato e girerà nelle scuole di Corleone e del Chianti come strumento di contrasto
alle mafie, nell'ambito di un progetto che da anni coinvolge alcuni volontari
del Crc La Rampa e dello SpiCgil presenti nei campi di lavoro Liberarci dalle
Spine. Ogni forma di amore, equilibrato e condiviso, può stimolare relazioni
incentrate sulla cultura della legalità e della cooperazione. Il progetto fa
emergere un territorio unitario in cui spicca Il valore della rete delle
collaborazioni tra le istituzioni e le associazioni di Barberino e
Tavarnelle".
http://www.toscana-notizie.it, 22
marzo 2018
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