domenica, marzo 11, 2018

Pennisi: "A Placido Rizzotto va l'apprezzamento incondizionato per essersi battuto a favore dei contadini e dei lavoratori

Don Angelo Inserillo legge il messaggio
dell'arcivescovo Michele Pennisi
MICHELE PENNISI*
Cari amici,  l’impegno per la visita pastorale nel vicariato di Monreale, non mi permette di essere presente alla Commemorazione del 70° della morte , per mano mafiosa,  di Placido Rizzotto,  che ha onorato la sua città di Corleone, con l'ispirazione altamente ideale del suo impegno politico e con l'attività sindacale a favore soprattutto del movimento contadino.Non volendo far mancare la mia voce in questa circostanza ho delegato a rappresentarmi  don Angelo Inzerillo, Direttore diocesano dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro. A Placido Rizzotto eroico sindacalista socialista e segretario della Camera del Lavoro di Corleone, confrate di una delle nostre congregazioni ecclesiali, va l'apprezzamento incondizionato per essersi battuto a favore dei contadini e dei lavoratori, per la promozione della giustizia sociale contro il sopruso mafioso, subendone la rappresaglia criminale da parte di belve assetate di sangue e pagando con la vita la fedeltà all'impegno assunto:
* Arcivescovo di Monreale
A distanza di 70 dal suo assassinio Placido Rizzotto, che da alcuni fu considerato uno sconfitto, in realtà  è stato un vincitore; coloro che l'assassinarono sono stati i veri perdenti, come lo sono tutti gli assassini di ieri e di oggi, agli occhi di Dio e di ogni società umana degna di questo nome, le vere e le sole società meritevoli di essere onorate per la loro fedeltà ai valori che fanno sì che gli uomini siano persone libere non schiave della speculazione finanziaria e del potere oppressivo.

         La città di Corleone non merita di essere ricordata  per le tristi vicende di alcuni mafiosi dei nostri tempi, ma per questo suo figlio e per tanti cittadini onesti  e laboriosi che vogliano impegnarsi ogni giorno a promuovere lo sviluppo integrale  attraverso l’onestà e  la legalità e a contrastare la mentalità mafiosa.
         Ricordare  oggi Rizzotto,  significa ribadire l’impegno del movimento sindacale come soggetto collettivo  per  la democrazia e la giustizia sociale, laddove la dignità dei lavoratori e i loro diritti sono negati.  In una società che rischia di dimenticare la natura sociale dell’economia, il sindacato è chiamato ad essere attore di un nuovo patto sociale per garantire il diritto ad un lavoro dignitoso per tutti,  l’occupazione dei giovani, la congruità dignitosa delle pensioni, la parità della donna nel mondo del lavoro,il diritto alla sicurezza nel lavoro,alla tutela della salute e al riposo festivo  .
                                               +Michele Pennisi arcivescovo di Monreale


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