Il capo della polizia prefetto Franco Gabrielli |
Roma, 16 mar. (AdnKronos) - Vedere gli ex brigatisti "riproposti in
asettici studi televisivi come se stessero discettando della quintessenza della
verità rivelata" è "un oltraggio per chi ha dato il sangue e la vita
per questo Paese". Non usa mezzi termini il Capo della Polizia, prefetto
Franco Gabrielli, intervenuto a Roma alla cerimonia di commemorazione della
strage di Via Fani. "In questi giorni in cui si sta rievocando, nel
quarantennale, la memoria di quei giorni, di quei momenti, abbiamo subito
l'oltraggio di vedere dei 'sottopancia' nei quali si riporta 'dirigente della
colonna romana delle brigate rosse'. Io credo che le parole debbano avere un
peso e un significato e oggi -ha sottolineato con forza nel corso
dell'inaugurazione dei giardini intitolati ai martiri di via Fani- noi dobbiamo
ricordare chi stava da una parte e chi stava dall'altra, chi stava dalla parte
giusta e ha perduto la vita nel nome di quegli ideali e di quei valori che
questi delinquenti immaginavano di poter e di dover sovvertire".
"Credo che mai come in queste vicende un linguaggio di verità e di chiarezza debba essere fatto. Questi signori, queste signore, erano delinquenti due volte perché non solo uccidevano, rapinavano, privavano agli affetti di mogli, di figli, di padri, di madri, ma cercavano, in una logica di morte, di sovvertire le istituzioni democratiche del Paese. Quelle istituzioni -ha continuato Gabrielli- che nella Resistenza e grazie alla Resistenza questo Paese aveva potuto in qualche modo avere e questi signori pensavano che in nome di quella Resistenza dovevano sovvertire. E allora noi oggi con forza dobbiamo ricordare questi colleghi". Polizia e carabinieri "stavano dalla parte giusta, gli altri -ha rilevato- stavano dalla parte sbagliata e riproporli oggi in asettici studi televisivi come se stessero discettando della quintessenza della verità rivelata è un oltraggio per chi ha dato il sangue e la vita per questo Paese". (Mac/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 16-MAR-18 10:32 NNNN
"Credo che mai come in queste vicende un linguaggio di verità e di chiarezza debba essere fatto. Questi signori, queste signore, erano delinquenti due volte perché non solo uccidevano, rapinavano, privavano agli affetti di mogli, di figli, di padri, di madri, ma cercavano, in una logica di morte, di sovvertire le istituzioni democratiche del Paese. Quelle istituzioni -ha continuato Gabrielli- che nella Resistenza e grazie alla Resistenza questo Paese aveva potuto in qualche modo avere e questi signori pensavano che in nome di quella Resistenza dovevano sovvertire. E allora noi oggi con forza dobbiamo ricordare questi colleghi". Polizia e carabinieri "stavano dalla parte giusta, gli altri -ha rilevato- stavano dalla parte sbagliata e riproporli oggi in asettici studi televisivi come se stessero discettando della quintessenza della verità rivelata è un oltraggio per chi ha dato il sangue e la vita per questo Paese". (Mac/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 16-MAR-18 10:32 NNNN
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