(ANSA)
- ROMA, 20 MAR - «La Cgil sarà presente in tutte le manifestazioni organizzate
in occasione della Giornata della Memoria per ricordare le innumerevoli vittime
di mafia perchè, come reciterà il nostro striscione, “Vogliamo tutta un'altra
Italia, libera dalle mafie, libera dal lavoro sfruttato”. Chiediamo al nuovo
Parlamento e al nuovo Governo di porre la questione del contrasto alla
corruzione e alle mafie al centro della prossima agenda politica». E' quanto
dichiara il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra, che domani,
XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti
delle mafie, parteciperà alla manifestazione nazionale promossa da Libera e
Avviso Pubblico a Foggia.
«Mafie e corruzione - sostiene il dirigente sindacale
- rappresentano un'emergenza nazionale che impedisce al nostro Paese di
costruire una prospettiva di sviluppo economico e produttivo, che mortifica il
lavoro offrendo occupazione basata sullo sfruttamento, se non addirittura sullo
schiavismo, e sull'evasione fiscale e contributiva, e contribuisce a generare
disuguaglianza sociale. Inoltre - aggiunge - mina la credibilità delle nostre
Istituzioni e della politica, operando un controllo sociale del territorio che
determina regressione democratica e soffocamento delle libertà sociali e individuali».
«La passata legislatura - ricorda Massafra - ha approvato il Nuovo Codice
Antimafia, ora è necessario rendere rapidamente operativi i nuovi strumenti
previsti e i decreti attuativi, senza i quali la Riforma rischia di non essere
applicata. È questo l'impegno che la politica si deve assumere se vuole
ricordare e onorare le vittime innocenti, se vuole dare forza e sostanza a un
impegno corale per riconquistare quel controllo sociale che in tanti territori
viene esercitato dall'azione criminale delle mafie». Infine denuncia di trovare
«ingiustificabile che, dopo l'approvazione dei decreti attuativi da parte del
Governo, il ministero degli Interni non abbia ancora emanato il Regolamento per
attuare il potenziamento e la riorganizzazione della ANBSC, che con Cisl e Uil
chiediamo da mesi». (ANSA)
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