E' protesta tra inquilini e famiglie
disagiate. Il Sunia al commissario: “Riportare i canoni ai livelli precedenti”.
Palermo 6
marzo 2018 – Canoni d'affitto aumentati per gli assegnatari di case popolari. A
raccogliere la protesta degli inquilini, che hanno ricevuto a dicembre
dall'Iacp una comunicazione di aumento del canone di locazione con
l'applicazione della misura massima previsto dalla normativa, è il Sunia
Palermo. Dice Zaher Darwish, segretario del Sunia Palermo:“La legge regionale
prevede che il canone di locazione non possa superare il 12 per cento del
reddito imponibile del nucleo familiare. E l'istituto, con la comunicazione dei
redditi che si fa ogni due anni, ha fissato il canone applicando il tetto
massimo del 12 per cento. Questo ha comportato aumenti del canone di locazione
che oscillano tra il 50 e il 70 per cento”.
Da qui la
protesta delle famiglie disagiate. Il Sunia ha chiesto un incontro con il
commissario dell'Istituto autonomo case popolari. “Moltissime famiglie non sono
nella condizione di pagare e ci chiedono di intervenire per riportare il canone
di locazione a quanto precedentemente stabilito – aggiunge Darwish – Riteniamo
che in un momento di generale di crisi economica, pur nella comprensione delle
difficoltà che attraversa l'istituto, questo aumento economico sia spropositato
e possa rappresentare ulteriore motivo per aggravare lo stato di morosità degli
inquilini. Sollecitiamo l'incontro col commissario e attendiamo di essere
convocati al più presto per trovare insieme soluzioni che possano agevolare le
famiglie disagiate e anche venire incontro ai bisogni dell'istituto”.
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