La Fillea: “La ripresa prevista per il 2017 e il 2018 a
Palermo non si vede”.
In vista
il 22 febbraio manifestazioni dei disoccupati edili e di Italcementi, che
rischia la chiusura. Ed è agitazione tra gli operai del Coime del Comune:
pronte 500 cause per gli adeguamenti salariali non scattati.
Palermo 14
febbraio 2018 – Edilizia: il 2017 doveva essere l'anno della ripresa. Ma i dati
della Cassa edile di Palermo sconfessano le previsioni. Gli operai al lavoro
sono scesi a 9.821 unità nel 2017 mentre erano 11.072 nel 2016, con una perdita
di 1.251 operai. Le ore di lavoro svolte passano da 8 milioni e 873.652 nel
2016 a 7 milioni 601.927 nel 2017. La massa salari è calata da 118 milioni di
euro a 100 milioni di euro nel 2017, con una perdita di 18 milioni di euro.
“Il passaggio
tra il 2017 e il 2018 doveva segnare un'inversione di tendenza. Invece i dati
confermano che nel settore dell'edilizia continua la crisi e che lo stato di
disagio dei nostri lavoratori non accenna a diminuire”, afferma il segretario
generale della Fillea Palermo Cgil Francesco Piastra, che ha diffuso i dati nel
corso del suo direttivo della Fillea, svolto oggi in via Meli, 5 alla presenza
dei delegati di cantieri pubblici e privati come Coime, Tecnis, Cefalù 20,
Italcementi, Bolognetta scpa, Cava Buttitta.
Una situazione
sconfortante. E già fioccano le iniziative. Il 22 febbraio, alle 16, sotto
palazzo delle Aquile si terrà una manifestazione dei disoccupati edili di
Fillea, Filca, Feneal, con la presenza degli operai dei cantieri in esaurimento
(Sis), che stanno per rimanere senza lavoro. “Dal Comune attendiamo risposte
sulle opere del Patto per Palermo che per quelle annunciate nel piano triennale
opere pubbliche. Registriamo un andamento lento nelle procedure dei bandi di
gara – aggiunge Piastra - Il 22 chiederemo al sindaco e all'assessore alle
opere pubbliche Arcuri che si acceleri l'iter delle gare d'appalto. Il Comune
aveva annunciato investimenti per 60 milioni di euro. Chiediamo di conoscere a
che punto è la fase di progettazione di questi lavori. E a Orlando, confermato
sindaco della città metropolitana di Palermo, chiediamo di fare in fretta sulle
opere di rifacimento delle strade provinciale, che nei giorni scorsi hanno
ricevuto un ulteriore finanziamento di 26 milioni dal governo nazionale”. Al
Comune la Fillea vuole inoltre chiedere che negli appalti pubblici venga
chiesto alle imprese il Durc di congruità, la regolarità contributiva che attesti la verifica tra
costi della manodopera e contributi versati. E che sia previsto l'inserimento nei
capitolati d'appalto della normative sulle clausole sociali per i lavoratori
svantaggiati e garanzie occupazionali nei casi di cambio d'appalto
Un altra
vertenza calda è quella di Italcementi. Anche nella cementeria di Isola delle
Femmine si terrà il 22 febbraio, alle ore 9,30, una manifestazione. L'azienda
ha annunciato infatti che se non interverrà lo sblocco del piano delle
concessioni della Regione per l'utilizzo della cava di Carini (l'autorizzazione
è attesa dal 2016) il 23 marzo sarà chiuso lo stabilimento. “Ancora – aggiunge
Piastra - dal nuovo governo della Regione e dagli assessorati competenti non
arrivano risposte”.
In
fibrillazione ci sono inoltre gli operai del Coime, la squadra edile del Comune
di Palermo: anche per loro è in vista una manifestazione unitaria di protesta.
“L'amministrazione comunale non ha dato ancora seguito agli accordi presi nel
maggio 2017 per adeguare i buoni pasto da 5,29 euro a 7 euro – continua Piastra
- E chiediamo all'amministrazione il rispetto delle numerose sentenze con il
quale è stato chiesto al Comune di riconoscere ai lavoratori gli adeguamenti
salariali previsti dal contratto nazionale a partire dal primo agosto 2015”.
Già 500
lavoratori del Coime su 980 hanno aderito alla messa in mora del Comune. “I
lavoratori attendono in media un aumento di 150 euro al mese – spiega Piastra -
La messa in mora si tramuterà in causa, se non arriveranno presto risposte.
Abbiamo già dato mandato ai nostri legali di procedere”.
Al direttivo la
Fillea ha illustrato le iniziative e gli incontri in corso a livello nazionale
per il rinnovo contrattuale degli edili, scaduto da 18 mesi.
14 febbraio 2018
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