M’illumino di meno | 23 febbraio |
Eglise - Amélie
Nothomb | 6 marzo | Real Teatro Santa Cecilia
Palermo. Doppio
appuntamento per “Direzione >> Una marina di libri”. Il
23 febbraio da Église (via dei Credenzieri) alle 18 “M'illumino di meno”,
reading a lume di candela nella giornata nazionale del risparmio energetico
promossa da Caterpillar. Editori, autori e operatori culturali cureranno le
letture, il Teatro Ditirammu omaggerà Vito Parrinello. Il 6 marzo
al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, Amélie Nothomb presenterà il
suo nuovo romanzo "Colpisci il tuo cuore" (Voland), evento
promosso in collaborazione con La Feltrinelli Palermo, l'Institut français
Palermo e la Fondazione The Brass Group. Angelo Di Liberto (Billy, il vizio di
leggere - il gruppo) intervisterà la scrittrice belga autrice di oltre 21
romanzi, tradotti in oltre 45 paesi.
È ufficiale il tema
della IX edizione del festival dell’editoria indipendente, che
si svolgerà da giovedì 7 a domenica 10 giugno 2018 all’Orto
Botanico. La manifestazione, promossa dal CCN Piazza Marina e dintorni e dalle
case editrici Navarra Editore e Sellerio, giunta alla sua nona edizione,
nell'anno di Palermo capitale della cultura, lancia una sfida: radicarsi
definitivamente nella realtà siciliana e nel panorama dei festival culturali
italiani, giocandovi con decisione un ruolo di cambiamento.
“Il tema della manifestazione di quest'anno è l'oralità,
che abbiamo voluto coniugare nella formula Cucitor di canti. Come
ci siamo arrivati? Partendo da un presupposto – spiega il direttore artistico
Piero Melati - In Italia si legge poco, la carta stampata è in crisi, il
rito delle canoniche presentazioni dell'ultimo volume fresco di stampa sembra
al tramonto, eppure i festival del libro registrano sempre una partecipazione
di pubblico estremamente significativa. Come è possibile? Cosa c'è di nuovo e
inaspettato nei festival che va in controtendenza? È forse l'incontro
tra pubblico, autori ed editori, il contatto diretto, l'aggiramento dei
social? È forse un ritorno alla comunicazione orale?Cucitor di
canti è un verso del poeta lirico Pindaro. Il poeta, che trascorse
molti anni in Sicilia, lo scrisse in riferimento alla figura del
rapsodo, il cantore del mondo greco. Il rapsodo recitava a memoria
l'epica di Omero direttamente a un pubblico. La sua opera è ritenuta
collegabile al verbo cucire. Controfigura del rapsodo era l'aedo, personaggio
quasi “sacro” e considerato profetico, il cui nome derivava dal verbo cantare.
Sempre, in tutti questi casi, la trasmissione del sapere avveniva oralmente,
senza un testo scritto, tramite un linguaggio semplice e attraverso una
esibizione pubblica. L'Iliade e l'Odissea sono derivate da questa tradizione. Ma
oggi è ancora possibile incontrare rapsodi, aedi, cantori? Sembrerebbe
utopistico. Eppure lo strumento, che era la parola, è rimasto lo stesso. E
il mezzo, che era il racconto, l'epica, le storie, in fondo non è mai cambiato.
E dunque? Perché non provarci? Vorremmo rompere le formalità e
catturare ancora quell'antica scintilla, che dall'oralità portò poi alla
scrittura, perché da questi canti e cunti si possa ricucire una comunicazione
autentica e una nuova trasmissione dei saperi. Lo faremo in un luogo magico
come l'Orto Botanico di Palermo. Cucitor di canti è la volontà di
ritornare alla cultura diretta e alla comunicazione orale, pur all'interno di
un festival dedicato al libro scritto. Il paradosso è solo apparente,
perché è proprio dall'oralità che è nato il testo scritto”.
Un
misterioso operatore editoriale, anonimo, che si cela dietro lo pseudonimo di
capitano Achab, autore della prefazione alla “Guida tascabile per maniaci di
libri” delle edizioni Clichy (una Bibbia per lettori forti e maniaci di libri)
aprirà la manifestazione dandoci, con dati e cifre, lo stato del libro oggi in
Italia.
Ogni
giorno quattro voci importanti del nostro tempo faranno da
“cantori” principali delle giornate del festival. In particolare, uno di loro
sarà il protagonista di un'alba all'Orto Botanico.
La
manifestazione sarà poi caratterizzata da quattro percorsi tematici.
Il primo sarà dedicato alla stessa location del festival, l'Orto Botanico, che
non ha eguali al mondo per una festa del libro. Gli esperti dell'Orto ci
faranno scoprire il fantastico e finora sconosciuto “viaggio” delle piante.
Il secondo percorso sarà dedicato alle grandi star dell'università di
Palermo. Ci sono stati decine di docenti siciliani di fama mondiale, oggi
quasi dimenticati, in cui insegnamenti hanno poi fatto scuola nel mondo.
Dedicheremo una sessione anche ai maestri (da Theodor Adorno a Cesare Brandi)
che in questo ateneo hanno insegnato, lasciando un segno.
Il
terzo percorso è dedicato al gotico, perché Palermo ne è città per
eccellenza. Non dimenticheremo, all'interno di questo cammino, di rievocare gli
anniversari di Charlotte Bronte e Mary Shelley, come di riscoprire le storie
gotiche inaspettate e quasi sconosciute dei grandi autori siciliani.
Il
quarto percorso (in collaborazione con l'Istituto francese di Palermo) è
dedicato algiallo. Palermo e la Sicilia hanno rubato a Londra, Parigi,
Los Angeles e New York (le capitali mondiali del passato) il titolo di capitale
mondiale del noir, grazie alla grande fioritura di giallisti e al lavoro della
casa editrice di riferimento del genere, la palermitana Sellerio.
Il
festival vedrà in prima fila gli editori e gli autori siciliani. Non solo per
lo stesso impegno che, sin dal primo anno, vide stringersi intorno
all'iniziativa di promuovere un festival palermitano del libro, lanciata dal
Consorzio Piazza Marina & Dintorni e da Navarra Editore, le migliori realtà
editoriali indipendenti siciliane. Ma anche perché quelle realtà sono
cresciute, alla ricerca di voci nuove per raccontare la Sicilia quanto nella
scoperta delle radici che fanno la nostra storia.
Non
mancheranno, poi, accanto a questo “spiegamento di forze” territoriali,
appuntamenti e sezioni di approfondimento dedicate al lavoro dell'editoria
(anzitutto le traduzioni), le lezioni di grandi autori ed esperti, una finestra
dedicata agli autori che ci mancano (quest'anno ricorderemo Alessandro
Leogrande, David Forster Wallace, di cui cade il decennale della morte, e
Ursula Le Guin), le presentazioni delle novità editoriali da parte degli
editori presenti in fiera ma non solo. A questo proposito, è nostra intenzione
(in accordo con gli stessi editori) snellire il numero di presentazioni
canoniche, per aumentare al contrario la qualità di ogni singolo appuntamento e
collegarlo ad altri attraverso temi comuni (ad esempio, anniversari di grandi
fatti come il '68 e il caso Moro oppure nodi di attualità come il lavoro
tradizionale distrutto dalle tecnologie, informazione e fake news, le
migrazioni), allo scopo di non disperdersi in mille rivoli e puntare invece su
focus chiari e format semplici.
Nostra
intenzione, infine, sarà quella di animare la festa. Allargheremo gli spazi
dedicati ai bambini e all'editoria per ragazzi. Ci saranno spettacoli
serali (quest'anno la chiusura sarà alla mezzanotte): cinema all'aperto, teatro,
musica. Promuoveremo visite guidate per scoprire ogni
angolo dell'Orto Botanico, svelandone i segreti. Promuoveremo letture
“improvvisate” di poesie e di pagine scelte in giro per i giardini e nell'area
relax. Daremo in autogestione spazi a istituzioni prestigiose e associazioni
importanti, come l'Accademia di Belle arti, il Teatro Massimo, la
Fondazione The Brass Group, per elevare la qualità e la
partecipazione. All'Orto Botanico, nei giorni di Marina di Libri, saranno
presenti con le loro “botteghe” anche le realtà economiche aderenti al centro
commerciale naturale del Consorzio Piazza Marina e dintorni. Sarà un modo di
stare dentro il territorio e di far conoscere ai visitatori le realtà migliori
che lo abitano.
È on line il nuovo
bando per partecipare alla manifestazione. Tutti i dettagli sul sito www.unamarinadilibri.it
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