L'ex sindaco Lea Savona |
La sezione civile del tribunale
di Termini Imerese, composta dai giudici Angelo Piraino, a latere Laura di
Bernardi e Teresa Ciccarello, lo scorso 16 febbraio ha dichiarato non
candidabili alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali (limitatamente
al primo turno elettorale successivo al provvedimento di scioglimento del
consiglio comunale di Corleone, adottato dal Presidente della Repubblica il 12
agosto 2016) l’ex sindaco Lea Savona, gli ex assessori Ciro Schirò e Carlo
Vintaloro e l’ex consigliere comunale Cristoforo Di Miceli. Nei confronti di
costoro – si legge nella sentenza – “risulta sufficientemente documentata la
commissioni di condotte dolose o colpose tali da dar luogo allo scioglimento
degli organi comunali per infiltrazioni mafiose”.
Con la stessa sentenza hanno
rigettato la domanda di incandidabilità, a suo tempo inoltrata dall’allora
Ministro dell’Interno Angelino Alfano, nei confronti degli amministratori e dei
consiglieri comunali in carica dal maggio 2012 all’agosto del 2016. Si tratta dell’ex
vicesindaco Mario Lanza, degli ex assessori Vincenzo Macaluso, Giovanni
Rifogliuso e Giuseppe Giandalone, e degli ex consiglieri comunali Vincenzo
Labruzzo, Gaetano Lupo e Paolo Provenzano. Rigettata anche la domanda per l’ex presidente
del consiglio comunale, Stefano Gambino.
Lo scioglimento delle
cariche elettive nel comune di Corleone risale al 10 agosto del 2016. Un iter
avviato dopo un’ispezione prefettizia che era stata inviata nel mese di gennaio
dello stesso anno dal ministro dell’interno Angelino Alfano. L’ex primo
cittadino respinse ogni addebito, ma dalle indagini sarebbero emerse presunte
anomalie su gare d’appalto ed amicizie con personaggi considerati vicini alla
mafia.
Dall'agosto 2016 il comune è retto dai tre commissari prefettizi Giovanna Termini, Rosanna Malleni e Maria Cacciola, che hanno avviato un difficile processo di risanamento. I diciotto mesi del loro mandato scadevano a febbraio del 2018, ma il ministro dell'interno ha prorogato il commissariamento di altri sei mesi. E' presumibile, quindi, che i cittadini corleonesi torneranno alle urne per eleggere i propri rappresentanti nell'autunno prossimo.
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