PALERMO, 18 FEBBRAIO 2018 - "Istituire una commissione parlamentare
sul randagismo con l'obiettivo di indagare un fenomeno arcinoto sarebbe una
perdita di tempo. Occorre agire subito per evitare altre stragi di randagi in
Sicilia attraverso maggiori risorse ai Comuni da destinare anche alla
realizzazione di rifugi pubblici per i randagi insieme a un maggiore
coinvolgimento delle associazioni animaliste di volontariato, private della
possibilità di continuare ad occuparsi dei randagi". Così il gruppo parlamentare
del M5S all'Ars, replica alla proposta del presidente dell'Ars Gianfranco
Miccichè di costituire una commissione parlamentare sul fenomeno del randagismo
in Sicilia, dopo la strage di cani avvenuta a Sciacca (Ag).
"La legge
regionale di contrasto al randagismo è desueta - proseguono i deputati -.
Prevede un sistema sanzionatorio per gli enti locali, ma queste risorse
finiscono nelle casse della Regione". Per il M5S occorre prevedere con una
legge regionale che "i proventi derivanti dalle sanzioni siano devoluti
agli enti locali, solo così si incentivano i Comuni a fare i controlli, e
stoppare il business dei canili privati e la tratta degli animali".
"Nella scorsa legislatura la commissione Sanità - ricordano i parlamentari
- ha esitato un disegno di legge, proprio su questo tema, al quale il M5S ha
dato un contributo fondamentale; ma si è arenato in commissione Bilancio".
Il M5S ricorda, poi, che neanche un mese fa è stata istituita in seno alla
commissione Sanità, una sottocommissione con il compito di indagare anche il
fenomeno del randagismo oltre che quello della tubercolosi, brucellosi e
leucosi bovina. "Chiediamo - conclude il M5S - di ripartire dal ddl già
esitato dalla commissione Sanità. Se la presidenza dell'Ars intende istituire
una nuova commissione lo faccia per indagare il business dei canili
privati".
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