di SALVATORE FAZIO
PALERMO. Parte il conto
alla rovescia per la nuova rete ospedaliera. L’assessore regionale alla Salute,
Ruggero Razza, nelle scorse settimane aveva annunciato che avrebbe rivisto
l’organizzazione degli ospedali siciliani. E si avvicina la prima scadenza:
Razza spiega che a marzo la rete dovrà essere pronta e inviata a Roma. La
riorganizzazione della rete oltre a rivedere l’impostazione delle strutture
sanitarie, di fatto modifica anche i programmi per le nuove assunzioni in
quanto naturalmente se cambiano i reparti cambiano anche le figure sanitarie
necessarie. Razza assicura però che
intanto l’iter per le assunzioni va avanti: «Nei prossimi giorni – annuncia
l’assessore – invierò una circolare per applicare la legge Madia per le
stabilizzazioni: le aziende possono procedere automaticamente con la
stabilizzazione dei precari vincitori di concorso, mentre per i precari che non
hanno fatto selezioni occorre procedere con bandi specifici riservati a loro».
La nuova rete (le richieste per l'ospedale di Corleone)
Sul fronte della rete, Razza
ha avviato una serie di incontri con i commissari di Asp e ospedali e con i
sindacati. Tra gli obiettivi dell’assessorato c’è quello di evitare doppioni di
reparti vicini. Dalle prime rilevazioni poi emerge la necessità di migliorare e
potenziare i reparti di Ortopedia e Oncologia: in questi settori infatti si
rilevano molti pazienti che vanno fuori dalla Sicilia per curarsi. Ma, d’intesa
con il presidente Nello Musumeci, l’assessore punta anche a potenziare la rete
veterinaria e soprattutto a riorganizzare la rete dei pronto soccorso che non
reggono l’assalto dei pazienti soprattutto in alcuni periodi dell’anno, come
quello invernale.
Le modifiche in Asp e
ospedali
In assessorato è stato
avviato il confronto con i manager: di volta in volta saranno ascoltate le
richieste e le necessità dei commissari rispetto alla rete, ovviamente tenendo
presenti le linee guida dettate dal ministero della Salute. Per l’ospedale dei
Bianchi di Corleone viene chiesta la riattivazione del reparto di Pediatria, la
qualificazione della Chirurgia generale come unità operativa semplice
dipartimentale a valenza alta e la rimodulazione dei posti letto di Day
hospital in posti ordinari. All’ospedale di Partinico viene chiesta la
riattivazione dell’unità operativa complessa di Pediatria. All’ospedale di
Petralia Sottana invece la riattivazione dei reparti di Pediatria, Ginecologia
e Ostetricia, l’attivazione del reparto di Ortopedia e la promozione del
reparto di Chirurgia generale a unità dipartimentale.
Per l’ospedale Villa delle
Ginestre di Palermo c'è la richiesta di riqualificazione a unità spinale. Per
Villa Sofia è stato chiesto il ripristino dei posti letto in Geriatria. Mentre
per i reparti di Cardiologia e Chirurgia, il commissario Maurizio Aricò spiega
che saranno seguite le scelte strategiche dell'assessorato. Intanto «entro
febbraio –afferma Aricò – sarà pronto il progetto del nuovo pronto soccorso
dell’ospedale Cervello e passeremo alla richiesta delle autorizzazioni».
Dall’Asp di Trapani ci sono
alcune richieste tra cui la promozione in unità dipartimentale dei reparti di
Oculistica e Ematologia di Castelvetrano e la previsione dell'unità operativa
di direzione sanitaria, sempre a Castelvetrano, non indicata nella rete. Per
Catania sono previsti invece almeno 50 posti letto per il nuovo ospedale San
Marco a Librino e sono in arrivo gli incarichi per il pronto soccorso: «Si è
aperto un canale importante di intesa tra ospedale e università ed è stato
ridato spirito al San Marco» afferma il commissario del Policlinico di Catania,
Paolo Cantaro, da cui dipende la nuova struttura.
Guardie mediche
Nell’agenda dell’assessore
c'è pure il miglioramento delle guardie mediche. È stato chiesto alle Asp un
rapporto sullo stato delle strutture e sulle loro necessità. «Abbiamo
individuato le risorse – afferma Razza – e potremo adeguare le guardie mediche
che hanno bisogno di interventi». Stop ai robot L’assessore ha poi bloccato
l'acquisto di altri robot da usare negli ospedali: «Prima – afferma -
completare presto un piano per l’uso dei robot perchè se ne sfruttino a pieno
le potenzialità e in modo razionale tra le varie strutture».
GdS.it – 7 gennaio 2018
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