DINO PATERNOSTRO
Tra famiglia
di sangue e famiglia di cosca, è sicuro che “i corleonesi” il loro ruolo
vorranno continuare ad averlo. Allora il problema non è dove seppellire il
boss, quanto piuttosto come rafforzare l'antimafia sociale che può sconfiggere
il malaffare
Il problema non è consentire o meno che il boss di
Cosa Nostra Totò Riina venga seppellito nel cimitero di Corleone, come pure si
è attardato a fare qualcuno in Sicilia. Il problema, l’unico vero
problema, per i corleonesi e per i siciliani onesti è quello di riuscire a
trovare la forza e l’unità di intenti necessari per costruire quello sviluppo
nella legalità, che potrebbe consentire di lasciarci alle spalle la
stagione delle stragi mafiose ispirate e determinate da Totò “u curtu”.
Non sarà facile perché è morto
Totò Riina, non la mafia. La mafia non è morta né a Corleone né in
Sicilia. Anzi, tra famiglia di sangue e famiglia di cosca, è sicuro che “i
corleonesi” il loro ruolo vorranno continuare ad averlo. Non sarà più quello
avuto durante la “dittatura” di Totò Riina, ma sicuramente continuerà ad essere
rilevante. LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento