Don Cosimo Scordato, parroco della chiesa di San F. Saverio |
Giusi Spica
Lettera a Musumeci sul caso pronto soccorso “Scelga manager di alto
livello, e se non ce la fanno li mandi via”
Chiedono al neogovernatore Nello Musumeci e alla sua giunta di rendere più
accoglienti i pronto soccorso, potenziando il numero di medici e infermieri e
aumentando i posti letto per dare risposte ai malati curati nei corridoi. Ma
per prima cosa vogliono la garanzia che i manager sanitari che non riescono a
raggiungere questi obiettivi perdano il mandato. Parte dal basso, con la regia
di due “preti di frontiera”, don Cosimo Scordato e don Franco Romano, la
petizione popolare “Un soccorso al pronto soccorso”.
L’iniziativa prende spunto dalla campagna di Repubblica Palermo, che in
questi giorni è entrata in alcuni pronto soccorso cittadini documentando
l’odissea dei pazienti e le condizioni di lavoro al limite dei medici
dell’emergenza. Adesso il prete dell’Albergheria Cosimo Scordato e l’ex parroco
di Altarello Franco Romano lanciano una raccolta firme da presentare al tavolo
del neogovernatore Nello Musumeci: «Gli chiederemo un impegno e tempi certi
per raggiungere gli obiettivi».
Nella petizione si punta il dito sui tagli imposti dal piano di rientro che
ha provocato «il blocco delle assunzioni, il contestuale accorpamento di
diversi reparti e la chiusura di quelli che non garantivano gli standard
richiesti. La Sicilia ha subito la perdita di 2000 posti letto dal 2006 fino a
oggi». Ai tagli non è seguita «la fase di sviluppo sulla rete territoriale e
quella ospedaliera» e «si è sempre lasciato vivo il bacino dei precari della
sanità ricchi soltanto di promesse elettorali» . Il risultato è sotto gli
occhi di tutti: «I cittadini siciliani sperimentano ogni giorno difficoltà nei
vari pronto soccorso; centinaia di malati anche gravi per assenza di spazi
idonei o per esaurimento dei posti letto nei reparti vengono curati nelle
barelle o nelle sedie della sala di attesa».
La prima richiesta è «scegliere per i nuovi vertici delle aziende sanitarie
della Regione persone di alta qualità, con l’impegno a risolvere i problemi dei
pronto soccorso entro tempi ragionevoli pena la revoca del mandato». E poi
sbloccare definitivamente le assunzioni a tempo indeterminato per le aree di
emergenza, dare più risorse ai pronto soccorso per renderli più accoglienti e
aumentare i posti letto. La sottoscrizione partirà domenica dalla chiesa di San
Francesco Saverio all’Albergheria: «Ma contiamo di proporla anche alla
pastorale della sanità – dice don Cosimo – e vorrei incontrare personalmente il
presidente Nello Musumeci per consegnargliela» . Per sottoscriverla ci si può
recare in chiesa oppure inviare un’ e-mail alla casella di posta elettronica
di padre Scordato (cosimscordato@libero. it) o contattando la comunità di San
Saverio attraverso il sito www.comunitasansaverio.it.
La Repubblica Palermo, 16 dicembre 2017
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