Sarà accolto da danze tamil e siciliane, dalle
sirene delle navi e dal coro voci bianche e arcobaleno del teatro Massimo. Sarà
deposto nel presepe dei migranti dell’Olivella da mons. Guerino di Tora, presidente
commissione migrazioni della Cei. Cerimonia nel giorno dell’ennesimo sbarco di
migranti a Pozzallo
Palermo, 27 dicembre 2017 – Domani, 28
dicembre, nel giorno dell’ennesimo sbarco di migranti a Pozzallo, arriverà dal
mare al porto di Palermo, a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, un
Bambinello Nero, donato da una famiglia di migranti dello Sri Lanka, che
troverà posto nella barca del “Presepe dei Migranti” allestito nella Chiesa di
Sant’Ignazio Martire all’Olivella a Palermo con intorno le tele sul dramma
della migrazione dipinte dall’artista Gaetano Porcasi di Partinico, e dedicato
all’accoglienza, in memoria del piccolo Aylan Kurdi e di tutte le vittime delle
traversate.
La
processione inizierà alle ore 17 nel Lungomare dei migranti, alla Cala, di fronte alla Chiesa
della Catena. Dopo un momento di preghiera, S.E. mons. Guerino Di Tora, vescovo
ausiliare di Roma, Cappellano del Papa, presidente della Fondazione Migrantes e
della Commissione episcopale per le Migrazioni della Cei, salirà sulla
motovedetta che porterà il Bambinello Nero fino al porto di Palermo, accolto
dalle sirene delle navi e del Cantiere Navale, da danze tradizionali Tamil e
siciliane e dal Coro delle Voci bianche e Arcobaleno del Teatro Massimo. A guidare
l’accoglienza sarà il contrammiraglio Salvatore Gravante, comandante della
Direzione marittima e della Capitaneria di porto di Palermo. Il Bambinello sarà
poi accolto in piazzetta Due Palme e da lì sarà portato in processione fino in
piazza Olivella, dove sarà possibile ascoltare testimonianze di migranti che si
sono perfettamente integrati. Quindi l’ingresso in Chiesa e la deposizione nella
mangiatoia. Saranno presenti il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il
sindaco Leoluca Orlando, e il presidente del Consiglio comunale, Totò Orlando.
Sono stati invitati, fra gli altri, i sindaci di Lampedusa, Porto Empedocle e
Agrigento, la Consulta delle Culture e le autorità civili e religiose.
L’Amat ha messo a disposizione alcuni
mezzi per consentire ai fedeli di seguire tutte le tappe del percorso.
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